Il Green Festival di San Marino lungo la via degli alberi

Il Green Festival di San Marino lungo la via degli alberi

Alberi secolari e alberi della pace sono le direttrici percorse dal festival. Il leccio di “Giorgio Gaber” a Montemagno di Camaiore, l’ultima tappa.

Sabato scorso a Montemagno di Camaiore, il San Marino Montefeltro Green Festival è stato ufficialmente invitato per la commemorazione del leccio ultrasecolare caduto nel 2019.

I momenti clou della giornata sono stati la piantumazione di 3 piantine discendenti dallo stesso leccio, da parte dei bambini e lo scoprimento di una scultura in legno rappresentante un angelo, ottenuta dal fusto della pianta stessa. Una quarta e ultima piantina, è stata donata al festival e verrà albergata presso Podere Lesignano. Presenti Gabriele Geminiani, ideatore del San Marino Green Festival e Stefano Valentini, titolare di Podere Lesignano.

La vita dell’uomo e quella degli alberi scorrono insieme, con la differenza che alberi secolari sono testimoni delle vicende umane di più generazioni.

E così il leccio di Montemagno di Camaiore, amena località in provincia di Lucca situata sulla via francigena, con i suoi nove secoli di vita, ha offerto la propria ombra a tante generazioni di montemagnesi e ai tanti viandanti di passaggio lungo tale arteria.

E questa celebrazione esprime il sentimento e il legame che le persone di questo luogo hanno con il loro amico albero. Fra i tanti anche a Giorgio Gaber, che dal 1975 prese casa a Montemagno, ha potuto fregiarsi della sua ombra e del panorama sottostante, traendo ispirazione per le sue canzoni.

Per tale motivo era presente la figlia, Dalia Debora Gaberščik, nata dall’unione del cantautore con la cantante Ombretta Colli.

Il rapporto fra l’uomo e la natura e in particolare fra l’uomo e gli alberi è un tema caro al San Marino Green Festival fin dai suoi esordi. Progetto Flora adotta un albero, rappresenta appunto la volontà di ri-scoperta del rapporto ancestrale uomo-pianta.  Solo prendendoci cura di una piantina possiamo tornare a renderci conto – come ha ben sintetizzato il neurobiologo vegetale Stefan Mancuso in una piccola pubblicazione curata espressamente dal festival – che “Una pianta, respira senza polmoni, vede senza occhi e ragiona senza cervello” e che “una pianta è diversa e uguale a noi”, svolgendo essa tutte le funzioni vitali di un primate ed essendo in grado di sentire e di comunicare con altre piante attraverso le radici, potendo così reagire in maniera collettiva ad un insulto o ad una minaccia.

Dopo la visita qualche settimana fa al nocciolo monumentale a Savignano di Rigo nel comune di Sogliano per la presentazione del concorso fotografico dal titolo “L’anima degli alberi”,con l’Associazione Fotografica Soglianese e Il Borgo Odorosodi Monteleone, domenica 27 marzo un piccolo virgulto di cachi, discendente diretto del cachi sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki, sarà piantumato nella splendida cornice di Podere Lesignano che ospita da anni l’unico tempio shintoista presente in Europa. Questo itinerario di pace intrapreso, sta diventando sempre più un elemento identitario del San Marino Green Festival. Ne è un chiaro segno l’invito ufficiale ricevuto dal comune di Brescia al Festival della Pace dello scorso novembre, in cui il festival sammarinese ha potuto esporre una mostra partorita dagli stessi Archivi Sostenibili, collezione permanete del festival con opere sui temi dell’ambiente, della pace e del sociale.

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