Il lavoro che cambia sotto la lente d’ingrandimento di Libera

Il lavoro che cambia sotto la lente d’ingrandimento di Libera

Il lavoro che cambia sotto la lente d’ingrandimento di Libera

 

“Il lavoro che cambia” è stato al centro di una partecipata serata a Podere Lesignano, organizzata da LIBERA nel quadro degli appuntamenti che in vista delle elezioni del prossimo 8 dicembre rappresentano i pilastri del suo programma: Diritti, Ambiente, Lavoro, Cultura.

Ieri sera è toccato al lavoro, in perenne mutazione e le cui opportunità si rivelano con grande dinamismo. Oltre sei bambini su dieci che cominciano a studiare ora – è stato ricordato – da grandi faranno un lavoro che adesso non esiste. Quindi vanno preparate menti aperte, vanno fatte esperienze, vanno forniti strumenti e infrastrutture al passo con questa veloce mutazione.

“Bisogna essere pronti a coglierle queste opportunità” è stato ripetuto ieri sera, perché il lavoro cambia, emergono nuove tipologie di lavoro. Servono flessibilità e formazione continua, ma nel quadro di precise tutele. Si è parlato molto anche di Pubblica Amministrazione, dei passi compiuti per adeguarsi e di quanto è in programma di fare con LIBERA al Governo. Tutte cose possibile se la Repubblica tramite l’azione di Governo è capace di attirare investitori e di creare nuove opportunità.

Ospite della serata, Flavio Corradini, docente di Informatica all’Università di Camerino, di cui è stato a lungo Rettore, il più giovane d’Italia quando fu nominato: “Non si lavora da soli, non si agisce per compartimenti stagni – ha spiegato – ma imprese e università devono dialogare per trovare una sintonia che serva a produrre qualità e innovazione”.

Gilberto Piermattei ha parlato del ruolo che lo Stato deve svolgere per garantire un lavoro dignitoso ai suoi cittadini, partendo dall’ascolto delle necessità, nell’ambito di un dialogo sociale virtuoso;

Sabrina Fantini ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e della flessibilità per rendere la pubblica amministrazione sempre efficiente, monitorando l’effetto dei cambiamenti per essere pronti a correggerli in una logica di ottimizzazione;

Marco Silvagni ha posto l’attenzione sul ruolo fondamentale che l’Università può svolgere nella formazione e per preparare i giovani ai lavori del futuro, perché ad esempio nel settore delle costruzioni bisogna dotare le imprese di strumenti e saperi fondamentali per cogliere i fattori che determineranno la ripresa del mercato;

Andrea Rosa ha parlato della necessità di potenziare in maniera adeguata l’Agenzia per lo Sviluppo e della necessità di attirare a San Marino nuove imprese sane, pulite e rispettose dell’ambiente, perché il Paese ha valori in grado di attirare investimenti innovativi;

Matteo Ciacci, infine, partendo dall’esempio del questionario sul fabbisogno delle imprese introdotto nell’ultima legislatura, ha sottolineato l’importanza del dialogo per capire quali sono le esigenze occupazionali, sostenendo inoltre la necessità di incentivare una formazione costante e continua.

Si è generato un dibattito produttivo che ha coinvolto anche il pubblico presente, che ha sollecitato i relatori con una serie di interventi.

L’appuntamento, ora, è con la serata che servirà a tirare le somme dei contenuti del programma di Libera e a chiudere il cerchio. Mercoledì 20 novembre, nella Sala Titano del centro congressi Kursaal, si parlerà di cultura con un ospite d’eccezione: il cantautore David Riondino. Al termine del dibattito ci sarà la presentazione ufficiale dei componenti della lista Libera.

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