Il movimento RETE si prepara alla sua seconda serata pubblica

Il movimento RETE si prepara alla sua seconda serata pubblica

Michele Pazzini, esponente del movimento RETE, ricorda che domani si terrà la seconda serata pubblica del movimento.

Il movimento civico RETE si prepara alla sua seconda serata pubblica per incontrare e dialogare con gli/le abitanti della Repubblica di San Marino. L’appuntamento è fissato per giovedì 19 luglio alle 20,30 presso il parco Ausa di Dogana. Il movimento avrà qualcosa da dire ma soprattutto vorrà ascoltare la voce di chi gradirà parlare. La parola politica fino ad oggi è stata gravemente lesa; è venuta meno l’attenzione per la partecipazione della cittadinanza e si è perseguita la logica dell’accentramento del potere che ha abbattuto ormai ogni garanzia. E’ necessario ripartire dal basso ed eliminare definitivamente il clientelismo; tutti e tutte dobbiamo abbandonare le pessime abitudini. Altrimenti, come potremo uscire dalla logica oligarchica e autoreferenziale che ha infestato il modo di pensare e di fare politica? Come riusciremo a porre fine alle azioni partitiche, ormai ridotte a perpetui litigi personali? RETE, un nuovo punto di riferimento, intende arrestare questa linea suicida col rilancio di una reale democrazia rappresentativa integrandosi con la partecipazione della cittadinanza, per giungere ad elaborare strategie lungimiranti e di più largo respiro, e non soluzioni provvisorie atte solo a tamponare e prive di prospettive per il futuro. La politica, restando per troppo tempo “detenuta” dell’economia e della finanza, ha smesso di confrontarsi con le questioni sociali, si è dimenticata di garantire gli equilibri: dove sono stati in questi anni i progetti per la partecipazione, per i diritti civili, per il lavoro, per la qualità della vita? E quali obiettivi ha la politica per il paese, occupandosi solo di economia e finanza, dimenticandosi dell’individuo, base della società civile? RETE, tramite contenuti concreti e guidato dall’obiettivo della massima trasparenza, intende ricucire il rapporto ad oggi spezzato tra politica e cittadinanza.

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