Il Polo della Moda: la legge passa con la procedura d’urgenza. L’informazione

Il Polo della Moda: la legge passa con la procedura d’urgenza. L’informazione

L’informazione di San Marino

Sì del Consiglio alla richiesta del
Governo: 39 i voti favorevoli, 13 i contrari. La norma è composta di un
solo articolo completamente emendato

Il Polo della Moda ha tutte le garanzie. La legge passa con la procedura d’urgenza /

Non si parla
più di grandi
investimenti, ma di
uno solo.
Mularoni: “Aspetto
l’intervento
dei rappresentanti
dei gruppi per capire
la direzione
che il Pdl
sta prendendo”

SAN MARINO. Il Consiglio dice sì alla procedura d’urgenza sul Pdl per “Modifiche e integrazioni alla legge in materia di sostegno allo sviluppo economico”. In sostanza una normativa a tutela dei grandi investimenti, come quello sul Polo della moda: la legge è formata da un solo articolo peraltro completamente emendato. E a favore della richiesta del governo sono arrivati 39 voti favorevoli, 13 quelli contrari. Ma il comma è stato, però, sospeso: problema tecnico, occorre consentire la presentazione degli emendamenti. Il dibattito viene, quindi, rinviato alle 21 di ieri sera. Quello che per ora si sa è che si vuole garantire la stabilità normativa solo al Polo della moda e quindi non più in generale ad altri investimenti.

Spiega Antonella Mularoni, segretario
di Stato per il Territorio:
“Il progetto è partito con una serie
di premesse e ora mi si dice
che i gruppi consiliari stanno
lavorando sulla modifica dell’articolo
1. Ritengo non abbia
molto senso della lettura della
relazione, mi si dice che il testo
dell’articolo 1 è modificato, c’è
un lavoro di forze di maggioranza
e minoranza che mi auguro
vada a buon fine. Il progetto era
partito per avere una norma di
valenza generale per tutti gli
investimenti configurati come
di grandi dimensioni, si era prevista
in sostanza una modalità e
l’obbligo di passare in Consiglio
grande e generale che ad oggi
non sono previste. Ricordo che
per il Polo della moda il governo
ha sottoposto volontariamente al
Consiglio la Convenzione. Si era
ritenuto di stabilire un percorso
molto preciso per la stipula
della Convenzione e allo stesso
tempo si stabiliva che l’investitore
potesse avere un termine
non superiore ai 20 anni per
l’applicazione della normativa
vigente. Era la ratio inizialmente
proposta. Mi si dice -conclude
la Mularoni- che per accordi
intervenuti non so fra quanti
gruppi consiliari verrà presentato
un emendamento significativo
dell’articolo 1, siccome andrebbe
in direzione diversa, non
con una norma applicata a tutti
grandi investimenti, ma all’investimento
specifico polo della
Moda, mi piacerebbe ascoltare
gli interventi dei rappresentanti
dei gruppi per capire la direzione
che si sta prendendo”.

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