Il Presidente Pellandra sui parcheggi

Il Presidente Pellandra sui parcheggi

Comunicato Stampa

Parcheggi, basta con “l’appropriazione indebita” ma legale

Se è importante, anzi indispensabile concentrarsi su problematiche internazionali e su politiche sociali e di sviluppo, non si possono certo ignorare i problemi di tutti i giorni. Quelle –definiamole- “piccole cose” che poi, nel concreto, per i pesanti effetti negativi che determinano sia sulla qualità della vita dei residenti che sull’immagine turistica del Paese, così piccole non sono.
Una di queste “piccole cose” da correggere con urgenza è senza dubbio l’organizzazione dei parcheggi con sbarra nel Centro Storico. Come ben noto la gestione dei posti auto è stata affidata negli anni Novanta a ditte private, con il risultato che oggi, per un turista –ma anche per un sammarinese- parcheggiare è diventato quanto mai oneroso, oltre che complicato in certe zone come il Centro Storico.
Nella maggior parte dei paesi turistici, il parchimetro è funzionante dalle ore 8 alle ore 20 e ciò significa che il parcheggio al di fuori di quell’orario è gratuito anche all’interno delle celebri strisce blu. A San Marino, invece, nei parcheggi dotati di sbarra, si paga anche di notte. Ma, la cosa peggiore -che contribuisce a compromettere la buona immagine del Titano all’occhio dei turisti- è che non si paga il reale tempo di sosta. Infatti, chiunque –turista o residente- paga le ore per intero, ovvero 1,30 euro per un’ora o per soli 35 minuti. Ma se la sosta diventa di un’ora e otto minuti, si è costretti a pagare due ore, ovvero 2,60 euro. In pratica, si paga anche per il tempo che non si è rimasti in sosta!
A Montecarlo, per esempio, paese notoriamente visitato da un turismo d’elite, si paga per quello che si consuma, senza cioè controversi arrotondamenti che, in fondo, sembrano quasi una “appropriazione indebita”.
Il modo di gestire i parcheggi a San Marino, quindi, denota almeno una mancanza di serietà e, cosa altrettanto grave, i “furbetti” continuano imperterriti ad agire indisturbati senza che si prendano provvedimenti a tutela dell’utenza.
Ritengo che gli organismi istituzionali preposti debbano essere spronati ad attuare una profonda azione di controllo e, se del caso, a predisporre una diversa regolamentazione dell’utilizzo dei parcheggi a pagamento con sbarra.
Risolvere questa “piccola cosa”, rappresenta di certo un primo passo verso la tutela dell’utente, ma anche della legalità e, soprattutto, della riqualificazione del settore turistico che, invece, visto il piano di ristrutturazione predisposto dal Governo sembra in grado, più che di incentivare il turismo, di scoraggiare anche quel poco che è rimasto e che è rappresentato in larghissima misura da famiglie di reddito medio e da giovani attratti –più che dalla nostra Repubblica- dal fascino del vicino e più economico “divertimentificio” rivierasco.
Il Presidente di A.N.S.
Vittorio Pellandra

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