Il PSD e la sfida dell’Europa nel dna

Il PSD e la sfida dell’Europa nel dna

 
Il PSD e la sfida dell’Europa nel dna
Il PSD auspica la più grande condivisione per l’approvazione dell’ordine del giorno in CGG relativo al negoziato sugli Accordi di Associazione con l’Unione Europea.
Il PSD ha da sempre considerato l’Europa un tema primario e fondamentale non solo per l’economia sammarinese, attraverso l’apertura dei mercati UE alle nostre imprese, ma per assicurare più diritti, più libertà e più garanzie per le giovani generazioni. Sicuramente avremmo preferito aderire all’Unione come Stato membro, con pieno diritto di cittadinanza, per esserne parte attiva, esaltando così la nostra dignità e sovranità di Stato.
Riteniamo comunque che San Marino in questi due anni abbia fatto enormi passi avanti nel percorso europeo, nella chiara consapevolezza che il PSD in questo cammino ha svolto un ruolo propulsivo e trainante fondamentale.
Ci preme in particolar modo sottolineare la necessità di creare, in collaborazione con l’Università, un Centro Studi Permanente per lo studio dell’acquis dell’UE e delle problematiche da esso derivanti per l’attuazione dell’Accordo. L’introduzione del sistema IVA è un altro tassello sostanziale che ci permetterà di interfacciarci a livello europeo e internazionale con lo stesso linguaggio, facilitando quindi i rapporti economici.
La capacità di elaborazione politica di un partito sta proprio nel saper avere una visione per il futuro, capire dove va il mondo e sapersi rapportare ad esso nel rispetto delle proprie radici storiche. Purtroppo spesso San Marino ha guardato al passato rifiutando il cambiamento finché non è stato imposto dall’esterno, questa tendenza ha posto il Paese in condizioni di svantaggio, di impreparazione, di non programmazione e orientamento in tutti i settori.
Per essere preparati ai cambiamenti bisogna prevederli, capirli, studiarli aprendosi al mondo e alle nuove istanze generazionali, scientifiche, sociali e del Pianeta nel suo respiro globale.
Questa azione il PSD l’ha sostenuta nel campo della trasparenza, del cambiamento del sistema bancario e finanziario quando ancora non ci credeva nessuno, dello scambio automatico delle informazioni, dell’avvicinamento all’Europa, dell’introduzione del sistema IVA e del nuovo sistema fiscale, grazie anche al quale oggi siamo a pieno diritto nella white list italiana.

L’Ufficio stampa                             

22 gennaio 2015

 

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