Il Resto del Carlino, Monica Raschi: intervista al commercialista Enzo Zafferani

Il Resto del Carlino, Monica Raschi: intervista al commercialista Enzo Zafferani

Il Resto del Carlino San Marino

Intervista. Il commercialista Enzo Zafferani

“Le tangenti non ci sono più ma la burocrazia  blocca tutto”

Analisi di uno dei più noti professionisti del Titano

«Le tangenti non vengono più chieste, quelle sono il passato». Enzo Zafferani, storico commercialista sammarinese, analizza la situazione del Paese che, a suo modo di vedere, ha chiuso con un certo poco edificante passato.

Quindi il «sistema» è stato scardinato?
«Soldi non se ne pagano più, anche se personalmente non ho mai versato un centesimo. Quello è il passato sul quale è giusto fare chiarezza, ma ormai è alle spalle».
Adesso quali sono i problemi?
«La burocrazia e leggi fatte male che vanno riviste. Guardi, nel mio studio il 40 per cento del tempo viene impiegato a sbrigare pratiche burocratiche. Tempo che potrebbe essere utilizzato in modo più produttivo».
Quindi cosa occorre fare?
«Iniziare subito a snellire la burocrazia che è un freno per tutti, poi occorre aprirsi assolutamente ai mercati internazionali. L’80-82 per cento della nostra economia si rivolge all’Italia che solo ora vede una lievissima ripresa. E’ chiaro che non basta per cui bisogna andare verso l’internazionalizzazione del nostro mercato. Poi c’è la questione della professionalità».
Che sarebbe?
«Occore che si siamo competenze sempre maggiori, che chi ha perso il lavoro possa accedere a seri corsi di formazione. Faccio un piccolo esempio: mi occorreva una impiegata che parlasse inglese in modo fluente. Sulle 25 persone che si sono presentate ce n’era solo una con questa competenza».
Il governo sta facendo abbastanza?
«Ci sono delle legge interessanti per quanto riguarda le attività industriali e per le assunzioni, con gli incentivi fiscali e contributivi. Ma insisto che la burocrazia è troppa e blocca tutto».
Come è percepita San Marino fuori dai suoi confini?
«La maggior parte di professionisti o industriali, in Italia ma anche in altri Paesi esteri, è percepita ancora come uno Stato ancora non pulito. E allora devi spiegare loro che i tempi sono cambiati. Ma questo non è certo un compito che spetta a me: io lo faccio nel mio piccolo».
A ottobre prenderà il via uno dei più grossi processi mai messi in piedi a San Marino, con imputati politici eccellenti. Pensa che questo stia in qualche modo bloccando il Paese?
«No. La giustizia deve fare il suo corso, ma credo che quelle persone e quel sistema ce lo siamo lasciati ormai alle spalle. I problemi sono altri e se non riusciamo a risolverli non ce la facciamo a far ripartire seriamente il Paese e a dare un futuro a tanti giovani».
Monica Raschi

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