Il ritorno degli sciacalli. Ap

Il ritorno degli sciacalli. Ap

Il ritorno degli sciacalli
Dopo un momento di grande sconcerto provocato dalla lettera di Monti, che ha fornito un’altissima attestazione di fiducia politica alla Repubblica di San Marino dopo molti anni di difficoltà e di caduta verticale della credibilità e dopo la firma dell’accordo con il Ministro degli Interni Cancellieri per collaborazione fra le forze di polizia – un’intesa che si inseguiva da tre lustri – gli sciacalli sono tornati faticosamente in scena. Già la caduta di tutte le teorie, che ipotizzavano per il nostro Paese le richieste più strane e strampalate provenienti dalla vicina Italia come condizione per normalizzare i rapporti, aveva provocato qualche sbandamento soprattutto in occasione dell’incontro tecnico del novembre scorso a Roma. Anche la firma dell’accordo, in naftalina da molti anni, per l’internazionalizzazione dell’aeroporto di Rimini aveva creato qualche motto di fastidio, liquidato come poco rilevante.  
Adesso si riparte dal rapporto del Fondo Monetario Internazionale, che ha delineato luci ed ombre del sistema economico sammarinese e che, come la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, soffre la grave crisi internazionale che tuttora perdura insieme alle conseguenze di molte scelte sbagliate degli anni passati. Ovviamente poco conta che nell’ambito di quel rapporto si dia atto di una serie di risultati positivi, come anche del riconoscimento di interventi riformatori in corso che sono necessari alla Repubblica e che daranno risposte importanti a tanti problemi. Poco conta che intorno a noi vi siano paesi che si dibattono in difficoltà ben più gravi. Poco conta che, nonostante tutto, lo stato sociale continui ad esser assicurato ed il livello di vita non abbia avuto le rovinose cadute di altre realtà, ben più grandi ed attrezzate della nostra.
Ancora meno conta che alcuni di quelli che ora si ergono a censori allarmati delle difficoltà del momento sono proprio coloro che hanno dato un contributo determinante, a livello politico e non, nella creazione dei nostri guai di oggi. Fra i tanti protagonisti negativi di questo momento difficile spicca un accorto politico che con sicurezza ha profetizzato che la nostra Repubblica rimarrà in blacklist per molti anni. E’ guarda caso lo stesso politico che nel 2006 ha fatto scendere dall’aereo il Ministro degli Esteri Fini, che veniva a San Marino per firmare un accordo di cooperazione economica su invito di un suo attuale collega di partito, allora Segretario alle Finanze. Ci tranquillizza comunque il fatto che nel corso degli anni le tante profezie del politico in questione si sono puntualmente rivelate fasulle. Nell’interesse del Paese speriamo continui cosi.
Ad Alleanza Popolare poco importa della rincorsa alle poltrone, praticata da molti con assoluto disinteresse per i veri interessi del Paese. Ci sembra, invece, prioritario l’impegno di continuare nel faticoso percorso per portare il nostro Paese fuori dai tanti guai senza pensare nemmeno lontanamente di tornare ad un passato improponibile.
San Marino, 8 marzo 2011
                                Alleanza Popolare

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