Cari associati dell’AGECS,
la nuova legge che regolamenta l’associazionismo e il volontariato, aperta al confronto da almeno tre anni, è stata progettata proprio per rispondere allo spirito della bellissima indicazione che Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo, ha voluto trasmetterci: “Fornire soluzioni volte a migliorare la vita di chi si spende ogni giorno a favore del prossimo”. Il progetto di dare al terzo settore una regolamentazione efficace è nato da più di 20 anni e tutti coloro che si sono cimentati nel tracciare un’ipotesi di legge, dalle precedenti Segreterie di Stato fino alle forze politiche, alla stessa Consulta delle Associazioni, hanno convenuto nella necessità che gli statuti delle associazioni fossero democratici, non profit e trasparenti.
Noi lo abbiamo riaffermato con forza nella nuova normativa scrivendo anche che ogni azione di modifica degli statuti, così come tutte le incombenze di formulazione dei bilanci, fornitura di informazioni richieste dalle norme antiriciclaggio, verrà assistita dallo Stato attraverso l’ufficio appositamente creato (composto anche da un professionista legale) e che ogni registrazione sarà esentata da imposte o tasse. La stessa Consulta ha chiesto che tutte le associazioni si iscrivessero ex novo al registro per una ragione di chiarezza, ma anche per indicare in quale sezione intendono essere collocate in coerenza alla loro attività.
L’iscrizione è semplicissima, bastano due righe in carta semplice accompagnate da copia dello statuto, dell’atto costitutivo e del riconoscimento giuridico del Tribunale. Le altre incombenze più impegnative segnalate dalla vostra associazione erano già previste dalle vecchie normative, la richiesta aggiuntiva di presentare ogni anno una relazione sulle attività svolte, consentirà alla Consulta di avere un quadro complessivo e definire politiche di sostegno alle associazioni. Ma, lo ribadisco, basterà presentarsi all’ufficio di segreteria della Consulta e il personale si farà carico di assistervi in tutto e per tutto, indicandovi anche eventuali inadempienze per evitare quanto è accaduto con la legge sulle società che ha generato multe da migliaia di euro per tantissime associazioni.
Cari soci Agecs,
risulta più che chiaro dalla legge che le agevolazioni previste dal Titolo IV della legge sono riservate alle associazioni di volontariato sociale e solidale, si tratta della partecipazione a progetti speciali, ad attività internazionali e di godere della possibilità di distacco dal lavoro dipendente sia pubblico che privato. Non poteva essere che così. Di certo però non è escluso che le altre associazioni non profit possano ritrovarsi impegnate su questi fronti e comunque ora, con la nuova legge, anche i singoli cittadini che intendono svolgere tale attività possono iscriversi all’Albo del Volontario e ricevere il riconoscimento pubblico che gli consente di partecipare ai programmi sia in Repubblica che all’estero.
L’ultima vostra critica alla legge riguarda l’art.25, quello che detta norme precise per evitare il riciclaggio di denaro: non se ne poteva fare a meno, tale normativa è prevista per attenersi agli standard internazionali della trasparenza. Come però ho già detto, abbiamo istituito un ufficio appositamente dedicato anche a questa problematica che aiuterà le associazioni a dare le risposte che gli organi di controllo dovessero avere la necessità di ricevere.
Apprezzo moltissimo il vostro atteggiamento che da un lato mette a nudo alcune problematicità, a cui spero di avere dato risposta, ma nel contempo mette a disposizione le proprie energie per il buon funzionamento del Terzo Settore impegnadosi nella costituzione e, auspico, gestione, della nuova Consulta delle Associazioni.
Nella speranza che sempre più associazioni si impegnino anche sul fronte della gestione comune della socialità e della cultura, vi saluto cordialmente.
Il Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura