Il Segretario Arzilli all’Assemblea degli Stati membri del Wipo

Il Segretario Arzilli all’Assemblea degli Stati membri del Wipo

Si è aperta questa mattina a Ginevra l’Assemblea degli Stati membri del WIPO (World intellectual property organization, una delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite), cui sta prendendo parte il Segretario per l’Industria Marco Arzilli insieme a Silvia Rossi, direttore dell’Ufficio di Stato brevetti e marchi. L’Assemblea (la cui agenda è disponibile sul sito www.wipo.int) si concluderà il 14 ottobre e prevede una serie di adempimenti e confronti, tra i delegati degli stati membri, sul tema della proprietà intellettuale.

Ad aprire la sessione di questa mattina il direttore generale Francis Gurry, che ha parlato di un “sempre crescente interesse nei confronti della proprietà intellettuale, dal momento che la conoscenza, la tecnologia e il lavoro creativo stanno diventando il cuore dell’economia contemporanea e i governi rispondono a questa tendenza orientando le proprie politiche verso l’innovazione e la creatività. La proprietà intellettuale – ha aggiunto Gurry – è una componente necessaria, anche se non sufficiente, per ecosistemi di innovazioni di successo e ambienti fiorenti per imprese creative”.

“Il nostro governo – ha esordito il segretario Arzilli nel suo intervento – sostiene le iniziative WIPO finalizzate a migliorare l’uso e la conoscenza della proprietà intellettuale da parte  inventori e delle PMI, che sono il motore economico della nostra piccola Repubblica. Da parte sua, la Repubblica di San Marino continua a lavorare in direzione di modernizzare il suo sistema giuridico e amministrativo sulla proprietà intellettuale”. Seguendo il ragionamento del direttore generale Gurry, il Segretario Arzilli ha parlato della realizzazione del Parco Scientifico Tecnologico, che va nella direzione di un’economia basata sull’innovazione e la tecnologia. “Un progetto in corso di realizzazione – ha spiegato Arzilli –, che sta già dando risultati incoraggianti che dimostrano come la strada intrapresa sia quella giusta”.

 

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