Il voto utile (a chi?) e la convinzione della vittoria

Il voto utile (a chi?) e la convinzione della vittoria

Crediamo che sia tempo di fare autocritica e smettere di prendere in giro la cittadinanza.
Siamo certi di non essere noi quelli che raccontano favole e la recente conferenza stampa tenuta dalla coalizione “San Marino Bene Comune” lo ha dimostrato.
“Oggi non è il momento delle avventure e degli esperimenti” ha dichiarato Claudio Felici, e ha ragione diciamo noi.
Evidentemente visto che, come lui stesso dichiara, sono circa due anni che lavorano al fianco del Governo e il risultato “dell’esperimento” è sotto gli occhi di tutti, anche Felici si è accorto che è giunto il momento di farla finita.
Alla vigilia del voto, la coalizione “San Marino Bene Comune” mette sul tavolo le sue ultime carte, partendo dalla comunicazione e facendo una scelta scontata e quanto mai illusoria. Dichiararsi unico vincente e vincitore ha un potere di convincimento su un pubblico di massa, distratto e superficiale, ma i sammarinesi oggi non sono così distratti e sanno bene che due anni di Governo e due di inciucio, per un totale di quattro, hanno portato a questo risultato:
 non hanno ottenuto l’uscita dalla black-list italiana;
 hanno generato un buco di bilancio di oltre 250 milioni di euro;
 non sono stati capaci di reagire di fronte alla perdita di 25 punti percentuale di Pil;
 hanno portato, subendolo passivamente, alla chiusura di 2.000 imprese, l’incenerimento di 1.200 posti di lavoro e il dimezzamento della raccolta bancaria;
 non hanno portato e non porteranno al cambio del vertice della Banca Centrale, nonostante lo stesso vertice abbia collezionato innumerevoli insuccessi;
Il voto utile a chi? Alla popolazione e al Paese?
O a chi ritiene di poter alienare il patrimonio pubblico con soli 30 voti consiliari, a chi pensa che la sicurezza dello Stato e dei cittadini sia un problema di cifre, a chi crede che possiamo continuare a vivere fuori dal contesto internazionale?
L’unico voto utile, diciamo noi, è quello che li manderà a casa.
“Noi vogliamo parlare ai sammarinesi di proposte”, dice Giorgetti. Forse piuttosto che “parlare di proposte” dovreste “dare soluzioni”.
Questo dovrebbe fare un Governo e sono le soluzioni quelle che servono alla popolazione; il problema per voi forse è averle.
“Noi sappiamo cosa dobbiamo fare dal 12 novembre prossimo” ha dichiarato Marco Arzilli.
Anche noi lo sappiamo cosa dovete fare: rimanere a casa e occuparvi delle vostre famiglie, per il “bene comune di San Marino” e per tutti “noi sammarinesi”.
Per rispondere a Claudio Felici, e non per fare polemica: il nostro piano A è mandarvi a casa, Governo uscente e “sostenitori” di scorta.
Non avere un piano B per la convinzione di essere gli “eletti”, è una scelta incosciente e il risultato si vede dai danni prodotti fino a oggi.

Un piano B forse avrebbe contenuto il disastro attuale.
Le vostre ansie sono ispirate dalla vostra paura, non dal nostro coraggio.
Noi siamo pronti a governare. Non abbiamo paura del voto.

Ufficio Comunicazione Partito Socialista

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