IlSole24Ore, Francesco Falcone e Antonio Brio, Imprese con soci off-shore penalizzate negli appalti

IlSole24Ore, Francesco Falcone e Antonio Brio, Imprese con soci off-shore penalizzate negli appalti

IlSole24Ore

Imprese con soci off-shore penalizzate negli appalti

Francesco Falcone e Antonio Brio

Antiriciclaggio. Dai comuni le prime interpretazioni sulla manovra

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Le restrizioni per la partecipazione a gare pubbliche previste, nell’ambito delle disposizioni antiriciclaggio, dalla manovra finanziaria, potrebbero risultare particolarmente penalizzanti se dovesse essere confermata una prima interpretazione fornita da alcuni enti locali, secondo cui la nuova previsione troverebbe applicazione anche alle imprese italiane i cui si.hanno residenza o sede in paradisi fiscali e non solo ai soggetti aventi sede in tali Stati.

L’articolo 37 della manovra prevede che gli operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in paesi black list (decreti del 4maggio 1999 e 21 novembre 2001) possono partecipare a tutte le gare d’appalto pubbliche solo a seguito di un’autorizzazione rilasciata dal ministero dell’Economia (con modalità stabilite da un decreto di prossima emanazione). Il rilascio dell’autorizzazione è comunque subordinato all’individuazione dell’operatore economico, individuale o collettivo, mediante la comunicazione dei dati che identificano gli effettivi titolari delle partecipazioni societarie, anche per il tramite di società controllanti e di fiduciarie, nonché all’identificazione del sistema di amministrazione e del nominativo degli amministratori e del possesso dei requisiti di eleggibilità previsti dalla normativa italiana.

Dopo le modifiche apportate dal Dm del 27luglio 2010 le due liste citate non comprendono più Malta, Cipro e Corea del Sud, anche se il ministro, con decreto, potrà: escludere dalle nuove prescrizioni paesi comunque inseriti nelle black list o specifici settori di attività svolte negli stessi Stati; estendere l’obbligo, al fine di prevenire fenomeni a particolare rischio di frode fiscale, apaesi non inclusi nelle liste, a specifici settori di attività e a particolari tipologie di soggetti.

Secondo le prime interpretazioni di enti locali e pubbliche amministrazioni questa nuova previsione riguarderebbe anche le imprese italiane i cui soci abbiano residenza o sede in paradisi fiscali.

In attesa di verificare cosa prevederà a questo proposito il decreto, occorre evidenziare che una simile interpretazione non risulterebbe in linea con il disposto letterale della norma, a meno che non si intenda perseguire finalità di trasparenza dei soggetti partecipanti alle gare pubbliche e quindi delle rispettive compagini societarie. La norma, infatti, sembra delimitare le previsioni ai soli “operatori economici” che hanno sede in paradisi fiscali e non anche a coloro che, avendo sede o residenza in Italia, siano partecipa- ti da soggetti ‘black list”, ciò con l’intento di eliminare casi di concorrenza sleale a favore di società con sede in paradisi fiscali in conseguenza di regimi fiscali agevolati.

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