In Romagna Imu al massimo per negozi e seconde case

In Romagna Imu al massimo per negozi e seconde case

La stangata delle nuove tasse sta per arrivare a Rimini.

L’Imu, in alcuni Comuni romagnoli, diventerà super con aumento su quanto pagato con l’Ici fino al 100%.

Per quanto riguarda l’Imu si vuole tutelare la prima casa con un’aliquota al 4 per mille mentre l’aliquota dovrebbe schizzare al 10,6 per mille per hotel e case sfitte.

I numeri sono solo abbozzati e non definitivi che lasciano in sospeso l’altra grande incognita: la tassa di soggiorno.

La tassa di soggiorno non piace ma non è chiaro se il Comune di Rimini riuscirà a non applicarla.

Di certo Rimini non spenderà un euro in meno per il welfare cioè dalle scuole ai servizi sociali.

L’Irpef è fissato allo 0,3 per mille.

A Riccione è già pronta la lista di aliquote per l’Imu che consentirà di non applicare la tassa di soggiorno.

L’idea è di non vessare il turista con un’ulteriore imposta ma la partita si gioca sul filo di poche centinaia di migliaia di euro per far tornare i conti.

La prima casa sarà tutelata con il 4 per mille e la seconda avrà l’8,3 se sarà data ai figli o affittata con canone calmierato.

Se invece sarà sfitta, l’aliquota volerà al 10,6.

Stessa cosa vale anche per gli hotel, le banche, le scuole private e gli uffici.

All’8,3 rimarranno i negozi, i bar e i ristoranti se hanno superficie inferiore a 200 metri quadrati, altrimenti pagheranno il 10,6 per mille.

L’Irpef sarà al 0,2 per mille.

L’amministrazione comunale di Bellaria, invece, ha già scelto di non applicare sia la tassa di soggiorno che l’Irpef.

L’unico strumento utilizzato per fare cassa sarà l’Imu che per la prima casa arriverà al 6 per mille mentre per seconde case, hotel, negozi e attività artigiane sarà al 10,6 per mille.

I numeri sulle aliquote Imu sono quanto mai incerti a Cattolica.

L’Irpef rimarrà allo 0,15 mentre sulla tassa di soggiorno rimane l’incognita.

Gli albergatori cattolichini ed altre categorie economiche stanno cercando di costituire un fondo per 1,2 milioni di euro evitando così la gabella sul turista.

A Misano la prima casa rimarrà al minimo ossia 4 per mille mentre il Comune vuole fare a meno della tassa di soggiorno.

L’Irpef dallo 0,2 raggiungerà lo 0,8 per mille.

A Santarcangelo l’Imu sulla prima casa sarà al 4 per mille e sulla seconda al 10,6.

Per i negozi sarà 9,6 mentre l’Irpef partirà dallo 0,2 per mille.

Fonte: “Il Resto del Carlino”

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