Inaugurato oggi l’anno accademico 2022/2023 dell’Università di San Marino

Inaugurato oggi l’anno accademico 2022/2023 dell’Università di San Marino

È stato inaugurato oggi, alla presenza degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, l’Anno Accademico 2022/2023 dell’Università degli studi della Repubblica di San Marino.

Una cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023, spiega in una nota l’Università di San Marino, ricca di significato durante la quale l’Ateneo sammarinese ha conferito ad Alessandro Barbero il dottorato di ricerca honoris causa in Scienze Storiche che ha poi tenuto una lectio magistralis dal titolo “Come l’Europa è uscita dalla crisi del Trecento”.

Premio Strega nel 1996 con il libro “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo”, tradotto in sette lingue, e professore dell’Università del Piemonte Orientale, Barbero si è affermato oltre gli ambienti accademici nell’ambito di programmi televisivi come “Superquark” e sul web: nel 2022 le sue lezioni e conferenze di storia sono state le seconde più ascoltate in Italia su Apple Podcast, le quinte più popolari della penisola su Spotify.

La Lectio Magistralis di Barbero accolta da una sala gremita ed entusiasta è stata preceduta dall’intervento del rettore dell’Università di San Marino, Corrado Petrocelli, che ha fatto il punto sulle attività che hanno impegnato docenti e staff durante l’ultimo anno nel contesto accademico e sul territorio, spaziando dalla didattica alla ricerca attraverso collaborazioni e progetti, riepilogando traguardi, vocazioni e prospettive.
Il rettore ha ricordato come l’Università della Repubblica di San Marino abbia ancora una volta incrementato i numeri dei proprio iscritti e come si appresti ad affrontare un altro anno particolarmente importante.
L’annuncio di migliorate e di progetti prestigiosi portati avanti e un appello alle istituzioni, per il rettore, che ha chiesto di impegnarsi per la realizzazione di una “Casa dello Studente”.
Petrocelli ha ricordato l’importanza e il valore dell’accordo quadro siglato da Congresso di Stato e Università degli Studi, accordo che ha dato vita a illustri iniziative e fattive collaborazioni, ricerche e opere di valore per il Paese e le sue istituzioni.
Per l’Università di San Marino nell’ultimo anno prestigiose indagini scientifiche, raccolte, ricerche, creazione di archivi, di iniziative di promozione, pubblicazioni, laboratori, progetti educativi prodotti editoriali e radiofonici, premi vinti e ulteriori e numerose iniziative realizzate.
Tra gli obiettivi annunciati il miglioramento degli standard di qualità per il raggiungimento di livelli internazionali.
Nel suo intervento, il rettore ha auspicato di potersi avvalere di professori di ruolo assunti, con l’obiettivo di fermare l’emorragia di professori che se ne vanno in altri Atenei dopo essersi formati sul Titano.
In chiusura di intervento un pensiero per quei ragazzi che, in difficoltà, preda delle loro fragilità, vittime di obiettivi non raggiunti e in preda alle aspettative degli altri hanno sofferto fino alla scelta, tragica, di togliersi la vita e l’invito a non gareggiare contro se stessi né contro gli altri. Petrocelli ha indicato l’idea di Università del futuro, le strade da percorrere e gli obiettivi da raggiungere per un ateneo che “permetta agli studenti di scoprire la complessità delle cose”.
“La scienza della ricerca e della conoscenza non risiede mai nel riuscire a porre fine alle discussioni ma piuttosto nella capacità di riaprirle continuamente”, è stato l’auspicio con  il quale il rettore ha inaugurato ufficialmente l’anno accademico.

In seguito al rettore, è intervenuto il segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Andrea Belluzzi, che ha aperto il suo intervento ricordando che i valori celebrati in questa occasione sono “i valori della democrazia, della libertà, del diritto alla conoscenza per tutti, dell’accesso al sapere come componente fondamentale della cittadinanza”.
Belluzzi ha ricordato il ruolo, sempre più determinante e di riferimento, che sta assumendo l’Università a San Marino.
A nome delle istituzioni, il segretario di Stato ha ringraziato Petrocelli non soltanto per aver dato indicazione dell’ampiezza degli ambiti di impegno e di attività dell’università per l’insegnamento e per la ricerca, ma per aver fatto comprendere il livello di eccellenza di questa attività di insegnamento e ricerca, l’apertura alla dimensione internazionale, l’attenzione verso l’innovazione, e anche l’impegno nella terza missione che dà la misura di un Ateneo che si sente comunità.

“Gli Atenei – ha ricordato Belluzzi- non possono limitarsi alla produzione e trasmissione delle informazioni, ma devono ambire a individuare e insegnare il modo in cui vanno selezionate le conoscenze da acquisire e le modalità ottimali per applicarle concretamente e aggiornarle costantemente, devono essere il luogo di apprendimento del dibattito argomentato, delle regole necessarie alla discussione, della presa di coscienza delle necessità e delle procedure di comprensione dell’altrui pensiero, dell’ascolto e del rispetto delle voci minoritarie e devianti”.

Belluzzi ha poi ricordato gli sforzi per rafforzare ulteriormente la dimensione internazionale dell’Università, grazie anche all’ingresso di San Marino nello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, il cosiddetto “Processo di Bologna”, e dell’università stessa nell’Associazione Internazionale delle Università e nell’Associazione Europea delle Università che ha condotto all’importante firma dell’accordo per avviare un programma di Erasmus Plus con l’Agenzia italiana Indire come partner.
“Siglare un nuovo Accordo con l’Italia sul reciproco riconoscimento dei Titoli di Studio, sul riconoscimento delle abilitazioni dei nostri docenti e così via appare, ora, un obiettivo assai più tangibile e raggiungibile”, ha detto Belluzzi, che ha poi concluso il suo intervento annunciando i prossimi passaggi per la riforma della legge quadro dell’Università e con una riflessione rivolta ai principali protagonisti della vita universitaria: i giovani studenti: “La necessità di costruire le migliori condizioni, culturali, sociali ed economiche per i giovani è ancora più evidente oggi che stiamo assistendo ad un calo demografico davvero terribile che coinvolge San Marino è per me un obiettivo imprescindibile quello di rendere San Marino sempre più un paese a misura dei giovani e dei giovanissimi, dove facilitare l’accesso ai percorsi di istruzione, promuovere la mobilità all’estero e rendere la nostra università sempre più simile ad una città della conoscenza e della inclusione. Un luogo che costruisce il proprio sistema formativo sulla garanzia del diritto all’istruzione e perseguendo l’eccellenza senza mai dimenticare i principi di equità, di pari opportunità, di attenzione alla valorizzazione delle persone e della competenza”.

La consegna del dottorato di ricerca honoris causa in Scienze Storiche ad Alessandro Barbero è stata aperta da un intervento di Luciano Canfora e dalla laudatio di Franco Cardini, direttore del Dipartimento di Storia.

“La divulgazione – ha detto Canfora citando Bianchi Bandinelli – è all’apice del nostro compito ma dobbiamo studiare moltissimo per non diffondere notizie rancide. Barbero non ha mai diffuso notizie rancide”.

Apprezzata e applauditissima la Lectio Magistralis di Barbero, “Come l’Europa è uscita dalla crisi del Trecento”, ricca di citazioni storiche e di parallelismi con l’attualità.
L’intervento ha chiuso la giornata e aperto l’Anno Accademico 2022/2023 dell’Università degli studi della Repubblica di San Marino.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy