Inaugurazione villa Manzoni: discorso presidente Ente Cassa di Faetano

Inaugurazione villa Manzoni: discorso presidente Ente Cassa di Faetano

23 novembre 2013

Inaugurazione di Villa Manzoni

DISCORSO DEL PRESIDENTE

l’inaugurazione di un edificio è sempre un momento ricco di significato e di emozioni sia quando avviene in modo semplice ed informale come nel caso della propria abitazione sia quando – come nel nostro – assume la veste di un evento pubblico con la partecipazione di tante autorità, ospiti ed in primo luogo dei Capi di Stato, ai quali va tutta la nostra gratitudine per l’onore che ci riservano.

Ma significati ed emozioni si moltiplicano quando ad essere inaugurato è un edificio antico, ricco di storia e di fascino, caro agli abitanti di Dogana e dell’intera Repubblica. Chiaramente esso richiama principalmente la storia di una singola famiglia, quella dei Conti Manzoni Borghesi, che però si è intrecciata per decenni e forse per secoli con quella degli abitanti di questa parte della Repubblica e non solo. E’ sorprendente infatti notare come siano tantissime le persone che conservano ricordi diretti della Villa, del parco e dei proprietari per motivi di lavoro, per la frequentazione della chiesetta o, per i più piccoli, di gioco nel parco affascinati dal mistero di questo edificio ricco di cimeli esotici ed altre rarità.

Comprendiamo quindi il motivo per cui, quando l’allora Cassa Rurale di Faetano acquisì il complesso di Villa Manzoni, non pochi temettero di vedersi sottratto un patrimonio che in qualche modo sentivano proprio paventando addirittura il timore che potesse divenire oggetto di qualche speculazione.

I fatti hanno ampiamente dimostrato come queste preoccupazioni, pur legittime, erano del tutto infondate. La prima cosa che fece la Banca fu infatti quella di cedere allo Stato il parco della Villa così da metterlo a disposizione della popolazione; successivamente affidò la ristrutturazione delle scuderie, destinate ad ospitare l’agenzia bancaria, al famoso architetto Giancarlo De Carlo, che ci regalò uno delle prime strutture di rilevante pregio architettonico della zona. Da ultimo, quando Banca di San Marino entrò nel pieno possesso della Villa, decise di cederla alla propria fondazione – nata nel frattempo – affinchè se ne prendesse cura e lo utilizzasse per la propria attività.

Quello che l’Ente ha fatto è oggi sotto i vostri occhi: abbiamo investito risorse ingenti per ridare vita ad un edificio ormai fatiscente, per ristrutturarlo nel rispetto più assoluto dei canoni di un restauro filologico teso a recuperare tutto quanto di originale fosse recuperabile, anche quando gli stessi esperti ritenevano i reperti di scarso interesse. Lo abbiamo fatto perché volevamo che Villa Manzoni non perdesse – o forse è meglio dire ritrovasse – il fascino dei suoi anni migliori. Volevamo che tutti quanti si sentono legati a questo edificio, fosse anche per i racconti uditi da bambini, potessero trovare soddisfazione. Quanto tra poco potrete ammirare è il frutto anzitutto della maestria e della professionalità dell’Arch. Mirco Semprini – progettista e direttore dei lavori – che ha curato il recupero della struttura e di ogni singolo elemento con grande scrupolo professionale e personale dedizione, mescolando sapientemente antico e moderno, con un risultato che tutti voi potrete a breve valutare personalmente. A lui ed ai suoi collaboratori, ad iniziare dall’Ing. Casagrande che ha dovuto affrontare e risolvere un gran numero di problemi strutturali per garantire la conservazione dell’edificio e l’esecuzione in sicurezza degli interventi, e a tutte le maestranze: senza la loro perizia e passione non avremmo oggi un edificio di questo livello.

A questo proposito voglio sottolineare come uno degli obiettivi dell’Ente nell’avviare questo impegnativo cantiere fosse proprio quello di contribuire a sostenere l’economia ed il lavoro in un periodo particolarmente difficile per il Paese, un periodo che tutti ci attendevamo più breve e che ci auguriamo possa quanto prima vedere segni convincenti e significativi di ripresa. Siamo pertanto orgogliosi di poter affermare che Villa Manzoni è quasi interamente opera dell’ingegno e del lavoro di ditte e maestranze sammarinesi.

L’odierna inaugurazione segna al contempo un traguardo ed una partenza. Un traguardo in quanto sono giunti al termine quattro impegnativi anni di lavoro e la Villa è pronta. Una partenza perché da oggi inizia la nuova vita di Villa Manzoni che – come sapete – l’Ente Cassa di Faetano ha voluto e concepito come luogo dedicato all’arte ed alla cultura. Per questo abbiamo voluto inserire nel programma della settimana inaugurale un nutrito calendario di eventi che potessero essere un esempio di quello che sarà il futuro di Villa Manzoni. Vi troviamo così appuntamenti che spaziano dalla musica alla poesia, dalla presentazione di libri ai convegni, alle mostre. Questo dunque sarà il futuro di Villa Manzoni, un futuro reso possibile – mi piace sottolinearlo – dal lavoro di Banca di San Marino i cui dividendi finanziano l’attività dell’Ente. Vorremmo quindi che tutti i clienti della Banca e delle altre aziende del Gruppo BSM fossero consapevoli del fatto che utilizzando le nostre aziende non solo possono contare su un servizio di alta professionalità e qualità ma che divengono anche parte attiva di questo impegno dell’Ente per dare al Paese – e quindi a ciascuno di loro – tante opportunità di crescita culturale, sociale ed economica.

Eccellenze, gentili Ospiti, cari Soci,

nella mia qualità di Presidente dell’Ente ho oggi il privilegio e la soddisfazione di inaugurare Villa Manzoni, ma essa non è opera solo mia e del Consiglio che mi onoro di presiedere. Se la storia della Villa inizia lontano, da quella Teresa Staccoli, moglie del primo figlio adottivo del celebre Bartolomeo Borghesi, come potrete scoprire nel bel libro di Angela Venturini che sarà presentato al termine di questa cerimonia, anche la storia del sogno della Cassa Rurale su Villa Manzoni inizia lontano e conta numerosi protagonisti ai quali vogliamo esprimere, in questa solenne cerimonia, la nostra più viva gratitudine.

Penso anzitutto al Presidente0 Sergio Zanotti, che con lungimiranza e pazienza ha condotto la delicata trattativa con la Contessa vincendone le remore non solo con la solidità degli argomenti ma anche con la delicatezza e la premura con le quali ha saputo costruire con lei un rapporto umano significativo. Voglio poi ricordare il Presidente Fausto Mularoni ed il mio predecessore Fabio Gasperoni, primo presidente dell’Ente, i quali – supportati dai rispettivi Consigli – hanno saputo creare le condizioni per il passaggio della Villa dalla Banca all’Ente.

Dobbiamo poi a Fabio Gasperoni ed al suo Consiglio l’avvio dei lavori e le scelte iniziali circa il taglio da dare all’intervento che hanno portato allo splendido risultato che oggi possiamo ammirare.

Senza ciascuno di loro, e di tanti loro collaboratori, oggi non saremmo qui. Mi sia consentito infine rivolgere un ringraziamento personale a tutti i Colleghi del mio Consiglio di Amministrazione che hanno condiviso con me l’impegno e la trepidazione di tante scelte che lo svolgersi dei lavori ci hanno chiamato a prendere.

Infine un grande grazie a tutti voi: ai Capitani Reggenti, ai Membri di Governo, a tutti voi che avete voluto intervenire a questa inaugurazione. Avremmo voluto poter invitare tutta la popolazione ma lo spazio non era sufficiente, per questo abbiamo riservato loro la giornata di domani, come ideale prolungamento di questa cerimonia e di questa festa. Desideriamo che gli abitanti di Dogana e tutti i sammarinesi si sentano a casa loro a Villa Manzoni, che ci vengano volentieri e che partecipino alle iniziative che vi si terranno.

Siamo convinti che essa possa rappresentare uno strumento importante per l’attività dell’Ente ed una risorsa per il Paese, siamo intenzionati a fare il possibile – nonostante i limiti che la crisi ci impone – affinchè Villa Manzoni, che oggi torna a nuova vita, divenga un patrimonio di arte e di cultura per la nostra amata Repubblica. Grazie.

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