Incontro tra Valentini (Esteri) e Christopher Prentice (Ambasciatore Regno Unito)

Incontro tra Valentini (Esteri) e Christopher Prentice (Ambasciatore Regno Unito)

Un colloquio aperto sui principali temi di politica internazionale, quello che si è svolto in mattinata a Palazzo Begni fra il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, e l’Ambasciatore del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Christopher Prentice.

Nella ricorrenza dell’attentato alle Torri Gemelle l’Ambasciatore inglese ha parlato innanzitutto di Nazioni Unite e dell’imminente apertura della sessione dell’Assemblea Generale, durante la quale il suo Paese concentrerà i propri sforzi sulla lotta al terrorismo, anche alla luce della “missione antiterrorismo” ufficializzata ieri dal Presidente americano e dell’incontro fra i Ministri degli Esteri dell’Unione già in programma la prossima settimana a Parigi.

Altro tema di discussione la situazione Ucraina e le sanzioni disposte dall’UE nei confronti della Federazione Russa: una fra le tante possibili modalità che, a parere  del Segretario di Stato Valentini, ha mostrato la determinazione dell’azione dell’UE, suscitando nella Comunità degli Stati reazioni senz’altro positive. San Marino – ha aggiunto Valentini – ha sempre condiviso e sostenuto le scelte fatte dall’Unione; nella sua qualità di Paese terzo sta conducendo al suo interno un’opera di monitoraggio continuo della propria operatività commerciale, allo scopo di rimuovere ogni ostacolo o distorsione dal sistema.

La discussione si è spostata poi su un altro tema caldo per San Marino: la proposta di associazione che l’UE ha avanzato ai piccoli Stati e rispetto alla quale il Paese è in attesa del mandato definitivo. La stessa UE ha mostrato interesse per un nuovo modello di associazione, alternativo all’adesione, che garantisca una maggiore omogeneità nelle dinamiche del mercato interno e che al contempo rispetti e preservi le peculiarità dei più piccoli. Valentini ha ricordato come San Marino abbia sempre vissuto un rapporto con l’UE incentrato sul rispetto dei diritti umani, della democrazia e sul clima culturale che ha dato vita all’Europa, dal dopoguerra fino ad oggi.

Da ultimo si è affrontata la  questione delle riforme in ambito UE. Riprendendo quanto sostenuto dal Primo ministro Cameron nel suo “Bloomberg speech” del gennaio 2013, l’Ambasciatore ha fatto riferimento ai principi chiave sui quali la nuova visione dell’Europa deve fondarsi: la competitività, la flessibilità, il potere, la responsabilità democratica, che tuttora trovano posto nell’agenda diplomatica inglese. Infine, un accenno in positivo alla nuova squadra formata dal Presidente  Juncker, rispetto alla quale da parte britannica si ripone totale fiducia.  

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