Indirizzo di commiato degli Ecc.mi Capitani Reggenti in occasione dell’ultima sessione consiliare del loro mandato

Indirizzo di commiato degli Ecc.mi Capitani Reggenti in occasione dell’ultima sessione consiliare del loro mandato

INDIRIZZO DI COMMIATO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI AI MEMBRI DEL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE ED AI MEMBRI DEL CONGRESSO DI STATO IN OCCASIONE DELLA ULTIMA SESSIONE CONSILIARE DEL LORO MANDATO
Onorevoli Membri del Consiglio Grande e Generale,
Onorevoli Membri del Congresso di Stato,
a conclusione di questa sessione consiliare, che è anche l’ultima del nostro mandato, desideriamo rivolgere a tutti Voi un breve indirizzo di saluto.
Abbiamo cercato di condurre i lavori di questa Assemblea con senso dello Stato e nel pieno rispetto delle regole, con il massimo impegno per garantire, con misura ed equidistanza, il regolare svolgimento dei lavori consiliari anche nei passaggi più complessi e carichi di tensione che hanno caratterizzato il nostro mandato.
A Voi tutti esprimiamo il nostro più sentito e sincero ringraziamento per la disponibilità, la correttezza e la collaborazione prestata durante il semestre, con grande rispetto per l’Istituto Reggenziale e per le nostre persone.
A questo sentimento di compiacimento per un atteggiamento che segna anche un rinnovato rapporto di rispetto e di correttezza tra i membri di questa Aula, si aggiunge il nostro profondo rammarico per il fatto che non sia stato ancora raggiunto un accordo per la stesura di un nuovo regolamento, in grado di assicurare maggiore speditezza, efficienza ed economicità ai lavori consiliari.
E questo nonostante, anche in occasione di questo semestre, siano emerse con grande evidenza le carenze ed i forti limiti della normativa che attualmente regola l’attività parlamentare.
L’intera classe politica – senza distinguo – deve pertanto oggi assumersi la responsabilità politica della mancata approvazione di un nuovo regolamento dando conto alla cittadinanza tutta di un ritardo non più giustificabile.
Ai Consiglieri rivolgiamo per il futuro l’invito ad essere attori di un diverso e più consapevole atteggiamento nelle Istituzioni: spesso gli strumenti a loro disposizione non vengono tutti utilizzati e si preferiscono percorsi che non rendono giustizia all’importanza e autorevolezza del compito cui è chiamato chi viene eletto.
Riteniamo altresì che, proseguendo nell’indispensabile opera di razionalizzazione delle spese, si debba riflettere con grande attenzione e ponderazione anche sulle missioni e trasferte, valutazione che deve essere improntata a principi di opportunità e di priorità rispetto alle più stringenti contingenze del momento.
E’ purtroppo ancora irrisolto il problema del rilancio economico del nostro Paese e di conseguenza di quella crescita occupazionale che tanti cittadini e tante famiglie attendono con ansia da anni per guardare con maggior serenità al proprio futuro. Anche la Reggenza nel corso del Suo mandato ha avuto modo di constatare direttamente quanti cittadini si trovino in una situazione di disagio economico conseguente alla perdita di lavoro, che talora arriva a ferire la dignità.
Ed è a questo più urgente obiettivo che – riteniamo – Congresso e Consiglio debbano rivolgere il loro massimo impegno, ad esso subordinando altri temi, per quanto importanti possano essere.
Ringraziamo il Congresso per la disponibilità e la collaborazione che ogni Segretario ci ha offerto per farci sempre portare a buon fine il nostro compito.
Un’efficace attività politica e di governo richiede di scegliere e di decidere, di fissare priorità cui dedicare le maggiori energie e risorse, accantonando personalismi e protagonismi che non corrispondono affatto agli interessi generali della nostra comunità.
La criticità del momento che stiamo vivendo, l’esigenza di rispondere rapidamente alla richiesta di sviluppo e di occupazione della nostra popolazione impongono ancor più di razionalizzare l’agenda politica, senza disperdere tempo e risorse preziose.
Siamo convinti che la politica estera possa e debba svolgere un ruolo di primo piano per un sano e solido sviluppo del nostro sistema economico, grazie ad una convinta e proficua promozione del nostro sistema Paese e a forme di collaborazione e di cooperazione che possono dare un più forte impulso alla crescita.
Auspichiamo che il dialogo con le Giunte di Castello possa in futuro essere ancora più intenso pur nel rispetto dei ruoli che spettano al Congresso di Stato e alle autonomie locali. Spesso le Giunte si sentono poco ascoltate, spesso le stesse Giunte devono comprendere di dover mediare le loro richieste con chi rappresenta gli interessi non solo locali ma di tutti. E’ pertanto necessario che da entrambe le parti ci siano più occasioni di dialogo e disponibilità a venirsi incontro.
In questa occasione, nell’esprimere le nostre congratulazioni ai Capitani Reggenti eletti Lorella Stefanelli e Nicola Renzi formuliamo loro un sincero augurio per l’impegnativo lavoro che li attende nel prossimo semestre.
Auspichiamo che, nel rispetto dell’impronta che grazie alle loro indiscusse qualità e capacità sapranno dare all’esercizio dell’alta funzione cui sono stati chiamati, essi riescano anche ad assicurare una continuità ad alcuni percorsi intrapresi nel corso del nostro mandato.
Un semestre, infatti, è periodo giusto e misurato nell’ambito dell’impianto delle nostre secolari Istituzioni, ma indubbiamente breve per i tempi della politica, e che pertanto richiede la capacità di assicurare, nel susseguirsi dei semestri, una continuità a precisi percorsi istituzionali.
Prima di congedarci desideriamo infine formulare un ringraziamento a tutto il personale dell’Ufficio Segreteria Istituzionale per non aver mai fatto venir meno il proprio solerte e prezioso supporto. Un ringraziamento altrettanto sincero agli Operatori Istituzionali e all’Ufficio del Cerimoniale dello Stato e a tutti coloro che – nei diversi ruoli – ci hanno seguito in questo semestre. Siete risorse preziose al servizio dello Stato e delle sue Istituzioni: che i cittadini sappiano che ci sono brillanti eccellenze al servizio delle nostre Istituzioni.
Un ringraziamento anche alla Guardia del Consiglio Grande e Generale e a tutti i Corpi Militari, di cui abbiamo avuto modo di apprezzare il servizio puntuale e sollecito.
Onorevoli membri del Consiglio Grande e Generale,
con l’auspicio che in questa Aula non venga mai a mancare quel clima di collaborazione, di disponibilità al confronto e alla condivisione necessario per il bene della nostra Repubblica, a cui abbiamo cercato di ispirarci, formuliamo a Voi tutti gli auguri di un buon lavoro.
San Marino, 23 settembre 2015/1715 d.F.R

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