Informazione di San Marino: “Un’altra vittima beffata dalla discutibile norma sul patteggiamento”

Informazione di San Marino: “Un’altra vittima beffata dalla discutibile norma sul patteggiamento”

Prese un pugno in faccia, cadde e subì un trauma cranico con frattura. Per il risarcimento del danno la parte lesa dovrà intentare un’altra causa.

ANTONIO FABBRI. La scorsa settimana nel caso dell’omicidio colposo per la morte di Gian Franco Terenzi, il patteggiamento aveva amareggiato fortemente la famiglia e non solo, dato che la vicenda si è conclusa con il patteggiamento della pena, appunto, richiesto dall’imputato, che esercita un proprio legittimo diritto, accolto dal giudice dopo il parere favorevole del Pf, essendoci gli elementi previsti dalla legge per accoglierlo. In questi casi, tuttavia, la norma recentemente introdotta prevede che l’accoglimento del patteggiamento non faccia stato per il risarcimento del danno da chiedere in sede civile, cosicché il processo penale diventa una beffa per la vittima che deve andare in sede civile e dimostrare di nuovo tutto. Non deve cioè solo quantificare il danno, ma anche dimostrare il fatto, e che da quel fatto derivi il danno per la vittima, cosa che viene in caso di iter normale sancita in sede penale.

Ieri un altro processo nel quale si è giunti al patteggiamento. Imputati due giovani, difesi dagli avvocati Elia Fabbri e Gian Luca Giordani, accusati di lesioni personali e percosse ai danni di un altro ragazzo, parte lesa, difeso dall’avvocato Cecilia Cardogna. Il fatto risale al primo gennaio 2020. Durante una festa di Capodanno in una casa privata a Fiorina era nato probabilmente un diverbio fra i tre. Due avevano alzato le mani e alla vittima era arrivato un pugno in faccia che lo aveva fatto cadere sbattendo violentemente il capo a terra, tanto che gli venne procurato un grave trauma cranico con frattura. Il giovane finì in ospedale e scattò l’indagine per lesioni e percosse.

Ieri il processo nel quale gli avvocati difensori hanno chiesto il patteggiamento legittimamente invocando la nuova legge. Patteggiamento che la procura fiscale riscontrando la conformità alla norma ha accolto, così come il giudice, che, riducendo la pena di un terzo, ha condannato l’imputato che aveva sferrato il pugno, a sei mesi con pena sospesa e l’altro, per percosse, a 140 euro di multa. Condanna anche al pagamento delle spese di costituzione di parte civile, ma per il risarcimento del danno la parte lesa dovrà intentare un’altra causa.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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