Interni: San Marino incentiva matrimoni tra stranieri, falsità

Interni: San Marino incentiva matrimoni tra stranieri, falsità

SEGRETERIA DI STATO
PER GLI AFFARI INTERNI

E LA PROTEZIONE CIVILE

 

 

 

Assoluta
falsità  far credere che San Marino
incentivi i matrimoni tra stranieri!

Il nuovo tariffario,
invece, ha aumentato la tassa e li ha resi più costosi!

 

 

Il nuovo
tariffario per la celebrazione del matrimonio civile non incentiva affatto i
matrimoni di stranieri. Anzi li ha resi più “costosi” e quindi è vero l’esatto
contrario di quanto falsamente detto e scritto dai DDC.

Con il nuovo
tariffario, demandato a decreto da una legge, è stata corposamente aumentata la
tassa che gli stranieri devono pagare per celebrare il matrimonio a San Marino.

La tassa che
gli stranieri non residenti dovevano pagare in precedenza per sposarsi a
Palazzo Pubblico era di 300,00 euro. Con il decreto n. 179/2009 è stata elevata
fino a 1.000,00 euro, a seconda del luogo e del giorno di celebrazione.
All’epoca il Governo fu addirittura accusato da consiglieri di minoranza di
voler far cassa con i “poveri stranieri che hanno diritto di sposarsi”!!!!!!

Inoltre, in
tutti i Governi ci sono stati Segretari di Stato, alcuni dei quali oggi sono
all’opposizione, che premevano per incrementare i matrimoni a San Marino con
pacchetti completi di pernottamenti, pranzi, musicisti, fotografi, piante e
fiori. E così pure oggi gli operatori del settore caldeggiano uno sviluppo del
turismo in tal senso come avviene in altre realtà. Ciononostante, le tasse sono
state aumentate e di fatto si sta attuando, per motivi pratici e burocratici,
il contingentamento di questi matrimoni. Si potrebbe dire di elevare  ulteriormente l’importo della tassa. Io sarei
d’accordo, gli interpellanti però non lo chiedono ed anzi attribuiscono al
tariffario colpe che non ha.

Non ha alcun
fondamento neppure l’allarmismo creato ad arte circa i presunti problemi creati
da questi matrimoni nei rapporti con l’Italia! 
Quando in Italia entrò in vigore la legge sul cosiddetto “pacchetto
sicurezza”, presi io stessa l’iniziativa con il Governo italiano per far
presente che:

–          i matrimoni fra stranieri, quando
almeno uno dei nubendi è cittadino italiano, si celebrano per l’apposita
convenzione bilaterale in base alla quale non possiamo rifiutare di celebrare i
matrimoni quando la competente autorità italiana del luogo di residenza
comunica le avvenute pubblicazioni;

–          la stessa autorità, ricevuti gli atti,
trascrive poi l’avvenuto matrimonio nei propri registri in quanto la legge
italiana n. 94 le vieta la “sola” celebrazione sul territorio italiano del
matrimonio di nubendi stranieri senza regolare permesso di soggiorno, non le
pubblicazioni e non la trascrizione;

–          ciò vale per gli altri paesi con cui
l’Italia abbia instaurato analoghi rapporti e regole.

Lo stesso
argomento, insieme ad altri, è stato affrontato in un cordialissimo incontro da
me promosso ed avvenuto a Roma con il Ministro Maroni lo scorso ottobre in
occasione del quale ho messo a disposizione i nostri dati ed ho informato il
Ministro del quadro normativo risultante dalle leggi italiana e sammarinese e dalla
convenzione bilaterale, nonché dei gravosi oneri burocratici a carico dei
nostri uffici.

Non abbiamo
ricevuto contestazioni e neppure richieste, né prima né dopo l’incontro pur
avendo dato la nostra disponibilità a valutare le esigenze del Governo italiano,
per considerare le quali, siamo stati noi stessi a promuovere le iniziative
dette.

Con ciò
abbiamo dimostrato la nostra correttezza e la nostra sensibilità. D’altro
canto, nei confronti della legge italiana nominata “pacchetto sicurezza” la
posizione di San Marino è identica a quella di altri Paesi.

L’interpellanza
di DDC-EPS è nel consueto stile DDC: dire qualunque bugia pur di incolpare il
Governo di ogni presunta nefandezza e preferibilmente i Segretari di Alleanza
Popolare. Si pensi: ben 4 consiglieri si sono “scomodati” a presentare una
interpellanza così faziosa e dannosa per San Marino!!! Con tutti i problemi
veri da affrontare…e naturalmente, nessuna proposta!

 

San Marino, 29 dicembre 2010

 

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