Interpellanza Bcsm

Interpellanza Bcsm

Interpellanza 

In relazione ad alcune notizie comparse sulla stampa, negli sviluppi delle recenti inchieste della Magistratura, si apprende di una “trattativa” che si sarebbe svolta presso la Banca Centrale per la vendita di due licenze bancarie alla presenza di alcuni esponenti politici in passato Membri del Consiglio Grande e Generale e del Congresso di Stato. 

Alcuni di questi sono stati citati con gravi responsabilità politiche, e non solo, nella relazione della Commissione d’Inchiesta su Fincapital e risultano indagati già da tempo per le vicende legate al cosiddetto “Conto Mazzini”, per le quali sono accusati di gravi reati come riciclaggio, corruzione, voto di scambio ecc. Secondo quanto si apprende, tali trattative sarebbero proseguite anche dopo l’arresto di Claudio Podeschi, alla presenza di Fiorenzo Stolfi, arrestato successivamente, e di un altro ex Segretario di Stato. 

A ciò si aggiunge il fatto che i vertici di Banca Centrale sarebbero stati tempestivamente avvertiti della problematicità dei cosiddetti “investitori”, sia dalle corrispondenti autorità estere, sia dalla Vigilanza della stessa BCSM, il cui operato viene riconosciuto proprio dai Magistrati Inquirenti in contrasto con quello dei vertici che invece avrebbero ignorato le segnalazioni, omettendo per di più di inoltrare a loro volta alla Magistratura le operazioni sospette. 

Tutto questo farebbe emergere una volontà di portare avanti la “trattativa” senza tenere in conto degli sviluppi delle inchieste e, quindi, senza curarsi tanto di aspetti delicatissimi quali la presentabilità di certi personaggi e la presenza di importanti accuse a loro carico. 

Pur nel rispetto delle inchieste in corso, in base alle quali spetterà alla Magistratura fare luce sull’eventuale rilievo penale della vicenda, emergono alcuni aspetti di grave rilevanza politica sui quali il Governo è in dovere di fornire dei chiarimenti. 

Per questi motivi interpelliamo il Governo per sapere: 

1) se era a conoscenza dell’attività di “mediazione” svolta da alcuni ex Segretari di Stato presso la sede di Banca Centrale per la vendita di due licenze bancarie; 

2) in caso affermativo, a quale titolo i suddetti politici svolgevano tale attività e da chi erano stati autorizzati; 

3) se attuali Segretari di Stato o altri Membri del Consiglio Grande e Generale hanno preso parte ad incontri, assieme ai vertici di Banca Centrale, con potenziali acquirenti interessati alle licenze; 

4) in caso affermativo, per quale motivo il Governo è intervenuto e non si è lasciato il compito di collocare le licenze alla sola Banca Centrale, così come previsto dalla Legge; 

5)perché si è deciso di collocare solo due licenze tra tutte quelle di istituti bancari che hanno cessato la loro attività e con quali criteri, tempistiche, modalità si è proceduto ad intavolare apposite trattative; 

6) per quale motivo i vertici di Banca Centrale e il Governo hanno deciso di continuare ad avere rapporti con le persone segnalate ignorando le informazioni ricevute e non segnalandole all’AIF, sulla base di quanto stabilito rispettivamente dagli artt. 36 e 37 della legge antiriciclaggio (n.92/2008 e successive modifiche), oltre a non inoltrare tali informazioni all’Autorità Giudiziaria 

San Marino, 2 ottobre 2014  

I Consiglieri 

Franco Santi Francesca Michelotti  

Si associano i consiglieri Luca Santolini e Tony Margiotta per la risposta scritta.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy