Interpellanza canone Tlc

Interpellanza canone Tlc

In un momento particolarmente difficile per l’erario del nostro Paese, dove verranno richiesti ulteriori sacrifici ai sammarinesi, desta forte perplessità ciò che sta accadendo nel settore delle telecomunicazioni, dove lo Stato non riscuote ricche entrate.
Le società concessionarie per i servizi di telecomunicazione nel nostro Paese, infatti, versano nelle casse pubbliche il 4,5% annuo come canone di concessione, da calcolare sul traffico telefonico generato.
Eppure sembra che ci sia anche chi da San Marino tragga soltanto benefici economici senza pagare alcun canone. Al fianco delle società concessionarie, infatti, ci sarebbero compagnie telefoniche che coprono con il loro segnale il nostro Paese, pur non avendone l’autorizzazione, grazie ad antenne installate fuori confine che guardano il territorio, con l’obiettivo di assicurare la copertura telefonica sia all’utenza italiana in transito a San Marino sia all’utenza sammarinese. Pertanto la sottoscrizione di contratti e la vendita di schede telefoniche di compagnie non autorizzate, causa una perdita economica per le casse dello Stato, dal momento che il canone di concessione non viene versato. Mancate entrate, quindi, in un momento di notevole difficoltà per il nostro Paese e per tutti i residenti.
Alla luce di quanto esposto, interpello, pertanto, il Governo per conoscere:
a)    l’ammontare nel 2010 delle entrate versate dalle società concessionarie di telefonia, in base al canone del 4,5%, divise per singole società;
b)    il previsionale di entrata per l’anno 2011, sempre diviso per singole società concessionarie;
c)    quante sono le società non concessionarie che coprono con il loro segnale il territorio sammarinese ed i loro nomi;
d)    il numero delle utenze registrate sul nostro territorio appartenenti a tali compagnie telefoniche;
e)    l’ammontare del traffico telefonico che esse generano sul nostro territorio;
f)    l’ammontare del mancato incasso da parte dello Stato del 4,5% del canone che esse dovrebbero corrispondere;
g)    come intenda porre rimedio ad una situazione che sta diventando insostenibile e che rischia di creare tensioni e contrasti anche con le società regolarmente autorizzate, che puntualmente pagano il canone.
San Marino, 26 ottobre 2011
I Consiglieri PSRS
Paolo Crescentini     Paride Andreoli

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