Interpellanza Gruppo Consiliare Partito socialista sul tema delle telecomunicazioni

Interpellanza Gruppo Consiliare Partito socialista sul tema delle telecomunicazioni

Negli ultimi giorni è tornato di stringente attualità il tema delle telecomunicazioni.

Se da un lato, infatti, si è diffusa tra i cittadini sammarinesi una notevole preoccupazione rispetto alle recenti installazioni di alcune antenne telefoniche,dall’altro sul nostro territorio la qualità delle comunicazioni con telefonia mobile è sempre più scadente.

Questa è una situazione del tutto ingiustificabile per un Paese che vuole competere all’interno del mercato globale e che intende affrontare adeguatamente le sfide della modernità.

D’altra parte la realizzazione del nuovo modello di sviluppo economico passa inevitabilmente anche attraverso la definizione di un progetto complessivo di riorganizzazione del settore delle telecomunicazioni.

Le ricadute positive, derivanti dal potenziamento di questo specifico comparto della nostra economia, si sostanzierebbero in maggiore gettito erariale e in nuovi posti di lavoro altamente qualificati.

Servono pertanto, da parte del governo, risposte precise e azioni mirate per garantire una prospettiva seria e credibile ad un settore economico molto rilevante e per tutelare i tanti lavoratori assunti nelle quattro aziende concessionarie di telecomunicazioni.

Risposte e azioni che fino ad ora appaiono abbondantemente insufficienti.

Per queste ragioni, il Gruppo Consiliare del Partito Socialista interpella il Congresso di Stato per sapere:

a) le ragioni per cui ancora, per la telefonia mobile, non sia stata adottata la tecnologia 4G LTE, nonostante questo sia già avvenuto anche nella gran parte delle realtà limitrofe;

b) se corrisponde al vero che già da diversi anni alcuni operatori telefonici hanno fatto domanda, senza ricevere alcuna risposta, per introdurre tale tecnologia a San Marino;

c) i motivi per cui ad oggi ancora non è stata sottoscritta la convenzione con Telecom Italia, che è la proprietaria delle otto centrali telefoniche presenti in territorio;

d) se corrisponde al vero che un’azienda concessionaria di telecomunicazioni posa la fibra per conto proprio – “approfittando” di eseguire i lavori per lo Stato – senza avere le necessarie autorizzazioni, senza pagare tasse e oneri di concessione e passando nel suolo pubblico e privato;

e) in caso di risposta affermativa al precedente quesito, quale è l’azienda che svolge questo tipo di attività;

f) se è intenzione del Governo coinvolgere, come naturali partners tecnologici, le aziende sammarinesi concessionarie di telecomunicazioni nel parco scientifico;

g) se corrisponde al vero che il Governo abbia l’intenzione di aprire il settore delle telecomunicazioni all’ingresso di un quinto operatore;

h) se il Governo intenda riprendere il progetto Socrate, magari attraverso uno specifico accordo di collaborazione tra l’A.A.S.S. e la Telecom;

i) se il Governo abbia autorizzato la posa della fibra da parte dell’A.A.S.S. per adeguare la qualità dei servizi telefonici e per cablare i confini ai fini della sicurezza e non per far diventare l’A.A.S.S. un operatore di telecomunicazioni per poi privatizzarlo, togliendo così dalle proprietà statali uno dei pochi Enti che produce utili e che non ha debiti;

j) se il Governo abbia l’intenzione di svolgere al più presto un apposito dibattito consiliare per discutere delle prospettive di sviluppo del settore delle telecomunicazioni.

San Marino, 21 gennaio 2014

Gruppo Consiliare del Partito Socialista

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