Interpellanza regolamento trasparenza appalti pubblici. Cittadinanza Attiva e Federico Pedini Amati

Interpellanza regolamento trasparenza appalti pubblici. Cittadinanza Attiva e Federico Pedini Amati

Con Delibera n. 20 del 31/03/2015 è stato adottato il Regolamento n. 5/2015 applicativo dell’articolo 68 della Legge di Bilancio n. 219/2014 “Della Trasparenza”. Valutati gli articoli contenenti i criteri che il Governo ha deciso di introdurre in tale Regolamento, in particolare all’art. 4 comma 4 e all’art. 5 e ritenendo necessari alcuni chiarimenti in merito,

i seguenti Consiglieri interpellano il Governo per conoscere

a) il numero ed importo totale delle richieste per forniture o somministrazioni di beni e servizi effettuate negli ultimi cinque anni da parte del settore Pubblico allargato, Enti partecipati ed Aziende autonome anche con dati aggregati, nonché il numero e dettaglio di quelle inferiori a 15.000€;

b) il numero ed importo totale delle richieste per forniture di opere pubbliche effettuate negli ultimi cinque anni da parte del settore Pubblico allargato, Enti partecipati ed Aziende autonome, anche con dati aggregati, nonché il numero e dettaglio di quelle inferiori a 50.000€;

c) a quale ufficio pubblico è demandata la verifica dei dati inseriti nel “modulo Dichiarazione” (allegato al Regolamento) e quali sono i metodi di controllo che  verranno utilizzati per verificarne l’autenticità e correttezza;

d) quali sono le sanzioni, amministrative o penali, previste per i soggetti che dovessero dichiarare il falso relativamente ai dati inseriti nel “modulo Dichiarazione” e quindi alle proprie quote societarie;

e) quali sono le tempistiche per l’istituzione del “Registro dei fornitori e dei prestatori di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione ed agli Enti Pubblici”. Inoltre, quale è la durata di validità del “modulo Dichiarazione” ed ogni quanto tempo deve essere riemesso;

f) per quale motivo, relativamente agli Appalti Pubblici (art. 4 del Regolamento), il “modulo Dichiarazione” deve essere consegnato “Prima di procedere all’assegnazione …” e non, come previsto al comma 1 dell’art.68, come pre-requisito per poter partecipare all’appalto pubblico e quindi da consegnare contemporaneamente ai documenti contenenti l’offerta;

g) quante sono e quali sono le società/aziende quotate in borsa e quante quelle con più di 20 soci, se qualcuna di queste ha contratti/appalti con lo Stato ed in caso affermativo si richiede un elenco dettagliato (incluso importo).

h) quante sono state le gare vinte negli ultimi cinque anni da società/aziende quotate in borsa e quale il motivo per cui è stato scelto di escludere dall’obbligo di dichiarazione le società/aziende quotate in borsa;

i) in quale punto dell’art.68 è stato dato mandato al Governo di prevedere specifiche esclusioni all’interno del Regolamento in oggetto;

j) se il motivo per cui è stato scelto di escludere dall’obbligo di dichiarazione le società “le cui quote sociali sono in capo a più di venti soggetti diversi” fosse quello di escludere i soggetti autorizzati ai sensi della legge n. 165/2005, così come riportato dal quotidiano Tribuna in data 05 maggio 2015; in caso di risposta positiva, se non fosse stato più coerente citare direttamente i soggetti autorizzati ai sensi della legge n. 165/2005, evitando di lasciare spazio all’esclusione di eventuali imprese con più di venti soci che percepiranno fondi pubblici, agevolazioni fiscali o contributive;

k) se è stata considerata la possibilità di inserire, invece di una generica dicitura di “venti soggetti diversi”, una indicazione precisa di tutte le quote sociali superiori ad una determinata percentuale del capitale sociale.

San Marino, lì 6 maggio 2015

Andrea Zafferani (Civico10)

Ivan Foschi (Sinistra Unita)

Federico Pedini Amati

Si associano i Consiglieri Mimma Zavoli e Francesca Michelotti per la risposta scritta.

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