Considerato che:
dalla lettera del presidente di San Marino RTV, Luca Marcucci, inviata alcuni mesi fa a capigruppo e segretari delle forze di maggioranza, si evidenzia una gestione criticabile dei processi autorizzativi di spesa rispetto ai quali il CdA non sempre sarebbe tenuto nella giusta considerazione;
l’azienda dipende strutturalmente da contributi istituzionali che rappresentano per il 2012 l’80% dei ricavi complessivi;
il processo di revisione della spesa pubblica, così come indicato nella relazione del gruppo tecnico, renderebbe necessaria “marcatamente per San Marino RTV, ma in via generale per i rimanenti Enti, una revisione dello strumento della Convenzione e della natura della contribuzione con introduzione di obbligo di rendicontazione relativamente all’utilizzo del contributo e/o finanziamento”, così come “l’introduzione di un tetto massimo annuale per le retribuzioni individuali, comunque denominate, per le funzioni dirigenziali (Presidenti, membri del CdA, Direttori, etc) di enti pubblici e enti partecipati dallo Stato”;
così come dichiarato dallo stesso direttore di San Marino RTV, Carlo Romeo, in un suo comunicato del 7 novembre scorso, “il principale obiettivo di RTV (…) è il risanamento del bilancio attraverso il rilancio produttivo e il mantenimento dei posti di lavoro, senza incidere sulle casse della Repubblica”.
Gli scriventi Consiglieri interpellano il governo per sapere di conoscere:
se corrisponda al vero che San Marino RTV abbia concesso parte della propria banda in capacità trasmissiva a un soggetto terzo; quale sia il nome della società in questione; se l’assegnazione della frequenza sia avvenuta per mezzo di un’asta pubblica; l’importo annuo del canone d’affitto; se l’imprenditore emiliano Piero Scarpellini –ex direttore di Pragmata, società di consulenza sammarinese, secondo alcune indiscrezioni vicina a Romano Prodi, fino a qualche anno fa molto attiva in Libia e in Nord Africa– abbia avuto un ruolo nella trattativa; se il CdA di RTV e il Congresso di Stato siano stati informati in maniera puntuale e adeguata rispetto a tale decisione;
a quanto ammonti la retribuzione corrisposta al direttore Carlo Romeo e la ripartizione di questa in termini percentuali tra San Marino RTV e RAI; quali siano i benefit previsti da contratto (rimborsi spese per viaggi, vitto, omaggi, feste, auto aziendale, e quant’altro) comprensivi di importi relativi all’anno 2013 – in modo particolare per ciò che riguarda le spese di alloggio – e le modalità di contabilizzazione;
da quale tipo di contratto sia legato il signor Paolo Alberti –famoso alle cronache sammarinesi per non avere restituito 85 mila euro ricevuti quale compenso per l’organizzazione di un evento che non ha mai avuto luogo– alla San Marino RTV, con dettaglio circa l’oggetto della collaborazione, il compenso minimo fisso, le percentuali di provvigione e ogni altro aspetto di carattere economico.
i dati di ascolto di San Marino RTV relativi al 2013 e al primo semestre 2014 sia per quanto concerne le rilevazioni all’interno della Repubblica di San Marino sia per quanto concerne le rilevazioni su territorio italiano;
l’ammontare dei compensi corrisposti al signor Pippo Baudo e al signor Maurizio Costanzo per le collaborazioni da loro prestate;
il dato di bilancio relativo alle spese per il personale relative al 2013 con percentuale di variazione rispetto al triennio precedente;
l’ammontare degli oneri convenzionali erogati dallo Stato nel corso del 2013 e nel primo trimestre 2014, gli investimenti tecnologici e il canone annuo Eutelsat
l’importo dei ricavi di San Marino RTV relativo ai servizi resi in committenza allo Stato, e la percentuale sui ricavi complessivi;
l’importo dei ricavi provenienti da attività svolte per terzi (extra Stato) e la loro percentuale rispetto ai ricavi generali;