Interpellanza Su, museo delle mutande

Interpellanza Su, museo delle mutande

GRUPPO CONSILIARE SINISTRA UNITA

INTERPELLANZA

 Solo recentemente mi è capitato
di leggere due comunicati d’agenzia diffusi da Adnkronos il 22 luglio scorso.
Entrambi pubblicizzavano con dovizia di particolari piccanti e gustosi, allo
scopo di deliziare i lettori, i tre musei di un imprenditore che, dopo Praga e
Siena, anche a San Marino ha installato una delle sue creature. Si tratta del
Museo delle Curiosità, una pregevole struttura condotta con grande
professionalità e competenza nella quale è esposta una rassegna di oggetti
strani e di realistiche e ben fatte riproduzioni di personaggi da Guinnes dei
primati.

Fino a qui nulla da ridire. Il
Museo delle Curiosità costituisce infatti uno dei poli di maggiore successo del
sistema museale privato sammarinese e arricchisce con un’attraente opportunità
l’offerta turistica del nostro Paese. Dunque la promozione di questa interessante
e vivace realtà imprenditoriale non può che trovarci tutti favorevoli.

Forse i lettori più morigerati
possono avere provato fastidio dall’indugiare pruriginoso dell’articolista
sulla descrizione degli esemplari più significativi e rari esposti nel Museo delle
Macchine del Sesso di Praga ma, pur non condividendo facili moralismi, debbo
francamente ammettere che l’associazione del nome di San Marino alle
descrizioni di poltrone amatorie, vibratori ottocenteschi e vasi da notte
voyeristici ha infastidito anche me. Tutto questo può fare parte legittimamente
del ‘colore’ di un pezzo giornalistico e dunque ancora nulla da eccepire; ciò
che invece mi ha letteralmente fatto sobbalzare è stata la dichiarazione
virgolettata dell’imprenditore il quale entusiasticamente afferma: “Mi piacciono le sfide e la ricerca e ora
penso ad un nuovo museo, quello delle mutande, forse sempre a San Marino, da
dove sono partito, ma per il momento mi limito a fare ricerca.

Mi auguro che la ricerca duri
molto a lungo e che ci sia risparmiata la presenza di un tale ‘museo’ nel
nostro territorio, magari all’ombra delle mura secolari, dei monumenti e delle
fortificazioni grazie alle quali il nostro Centro Storico è stato eletto
patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

E’ invece doveroso sottolineare
come l’informazione in questione sia stata rilasciata da un’Agenzia che, in una
fase di tagli dolorosi alla spesa pubblica, riscuote centinaia di migliaia di
euro dal  Governo proprio per rilanciare
l’immagine della nostra Repubblica.

Mai bersaglio è stato mancato
così clamorosamente come in questo caso. Aggiungo un dettaglio non irrilevante
che l’estensore dei due articoli non poteva permettersi di ignorare: dopo la
sofferta questione giudiziaria del “Re nero”, di ‘mutande’ a San Marino proprio
non si dovrebbe parlare (a meno che l’industrioso imprenditore museale non si
sia già accaparrato il reperto originale per la sua collezione di memorabilia).

Nell’angosciosa attesa di sapere
se l’immagine della Repubblica di San Marino non stia rischiando di naufragare
nelle morbosità da sexy shop, nelle avventure del gioco d’azzardo (strada
quest’ultima ben più pericolosa di qualsiasi discutibile museo e molto più
accreditata nel nostro Paese grazie anche a una fitta schiera di famelici
sostenitori), e nella ricerca esasperata di settori economici di nicchia poco
coerenti con i parametri qualitativi richiesti dal Piano di Gestione del sito
Unesco,

interpello il Governo
per sapere

 

  • quale progetto di rilancio e promozione
    dell’immagine del Paese il Governo sta conducendo;

 

  • se le iniziative di comunicazione, informazione e
    promozione in atto corrispondono agli indirizzi del Consiglio Grande e
    Generale e alle finalità dichiarate di servire un nuovo e più virtuoso
    modello di sviluppo;

 

  • quale spazio occupano nelle iniziative di
    comunicazione, informazione e promozione in atto gli orientamenti indicati
    dal Piano di Gestione del Sito Patrimonio Unesco dell’Umanità;

 

  • se le agenzie di pubblicità e di comunicazione e i
    professionisti coinvolti nelle iniziative in atto hanno mandati precisi ed
    inequivocabili sull’obiettivo di riabilitare la reputazione della
    Repubblica promuovendo la comunicazione e la conoscenza del suo tessuto
    operoso e onesto, delle sue più autentiche vocazioni storiche e culturali,
    del suo portato valoriale; e soprattutto se qualcuno li controlla, li
    indirizza, li ispira. 

 

                                                                     Francesca
Michelotti

San Marino, 16 novembre 2010

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy