Interpellanza su nuova legge sulla naturalizzazione

Interpellanza su nuova legge sulla naturalizzazione

Lo scorso 8 luglio su alcune testate locali appariva una notizia in cui si riferiva che Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, avesse riferito al Congresso di Stato in relazione ad uno specifico argomento: la nuova legge sulla naturalizzazione.
Dalla stampa si apprendeva poi del fatto che il Governo stava compiendo gli adempimenti e le verifiche necessarie per poter portare tale provvedimento in Consiglio a settembre e rendere operative le norme dopo l’allineamento degli esiti del censimento nei registri della popolazione.
Non solo, per dare un’idea dei numeri della naturalizzazione, il Segretario Ciavatta aveva riferito che – qualora venissero adottati i requisiti della legge 2000 – ovvero 30 anni di residenza continuativi considerati anche eventuali 5 anni di permesso di soggiorno, nonché 15 anni di residenza per i coniugi di sammarinesi, ci sarebbero oggi circa 700 persone che potrebbero beneficiare della naturalizzazione tenuto conto di adulti e minori.
Il tema della naturalizzazione è da sempre un punto delicato su cui, in questi anni, si è privilegiato un atteggiamento prudente.
L’ultimo provvedimento di legge straordinario in materia di naturalizzazione risale al 2000 e prevede il ricorso ad una nuova legge, trascorsi 10 anni. In queste ore si parla addirittura della volontà di trasformare questo intervento da straordinario ad automatico, attraverso la previsione di specifici meccanismi.
Si tratterebbe di una scelta che dovrebbe essere necessariamente subordinata ad un confronto preliminare, non solo tra le forze del Patto Per San Marino, ma anche dell’intero Consiglio Grande e Generale.
Dato il carattere di straordinarietà che, da sempre, questo tipo di intervento ha rivestito nella comunità sammarinese interpelliamo il Governo per conoscere:
 
1.      A che punto sono gli adempimenti e le verifiche avviate dal Governo su questo argomento;
2.      Se è intenzione del Governo – prima di dare corso ad ogni tipo di scelta – informare il consiglio Grande e Generale su come intende muoversi per affrontare questo delicato tema;

3.      Se corrisponde al vero la notizia circa la volontà di trasformare l’intervento di naturalizzazione da straordinario ad automatico attraverso la previsione di appositi meccanismi.

Consiglieri Pier Marino Menicucci e Giovanni Lonfernini

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