Interpellanza sull’economia privata a San Marino. Mancini e Celli

Interpellanza sull’economia privata a San Marino. Mancini e Celli

L’immobilismo, la mancanza di idee progettuali, la lontananza dall’Unione Europea, il macigno della spesa pubblica corrente, i pessimi rapporti con l’Italia, mettono in gravi difficoltà le aziende sane, già internazionalizzate, al punto di costringerle a traslocare in Italia.
Il governo, in venti mesi, non è stato capace di avviare il cambiamento verso l’affermazione dell’economia reale. Di fronte al graduale scivolamento verso la crisi di sistema, invece di presentare una manovra finanziaria seria, si illude di salvare il Paese con soldi virtuali per le entrate e con stravaganti congelamenti di spese.
In questa situazione grave e pericolosa, interpelliamo il governo per chiedere se intende presentare al Consiglio Grande e Generale un rapporto completo sulla stato attuale dell’economia privata che contempli:
a) Il numero delle aziende revocate dal Congresso di Stato, delle aziende che hanno chiuso volontariamente, delle aziende che hanno depositato la licenza al 30 giugno 2010;
b) Il numero dei lavoratori in cassa integrazione e la spesa sostenuta al 30 giugno 2010 per erogare l’indennità;
c) Il numero dei lavoratori disoccupati e i provvedimenti in cantiere per bloccare la crescita della disoccupazione e per incentivare l’occupazione dei sammarinesi;
d) Le iniziative di politica estera che si stanno intraprendendo per allacciare rapporti commerciali al di fuori dell’Italia;
e) Le iniziative di politica estera in atto per normalizzare i rapporti con la Repubblica italiana;
f) Gli orientamenti nei confronti dell’Unione Europea in termini di associazione o di adesione;
g) Le iniziative internazionali per ottenere un finanziamento necessario per la riconversione dell’intero apparato produttivo e dei servizi;
h) L’esplicitazione della linea di condotta nei confronti della Cassa di Risparmio precisando gli aiuti finanziari erogati dal Governo e da Banca Centrale, anche alla luce di possibili iniziative di shopping della stessa Cassa di Risparmio, con il denaro pubblico, di realtà bancarie disponibili;
i) Un chiarimento sulle politiche di governo per il centro finanziario in merito a ventilate fusioni e acquisizioni bancarie e annunciate eliminazioni di tutte le attività fiduciarie e finanziarie;
j) Una definizione delle intenzioni del governo sulle attività immobiliari agli effetti del trattamento fiscale delle rendite speculative, e di una loro riprogrammazione per relazionarle alle esigenze abitative dei sammarinesi;
k) La definizione delle intenzioni del governo riguardo lo sviluppo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, nonché sulla ricerca scientifica, i nuovi materiali e le tecnologie innovative;
l) Gli orientamenti del governo sullo sviluppo dei servizi alla persona e tutte le attività connesse che comportano scambi di merce e di fatture con l’Italia;
m) Le misure che il governo intende adottare immediatamente per eliminare la burocrazia inutile e dannosa, per l‘informatizzazione del Paese e per la funzionalità della Pubblica Amministrazione al servizio del sistema San Marino;
n) Le intenzioni del governo sulla questione dei giochi della sorte che da troppi anni avvelenano il clima politico del Paese nonostante la statalizzazione;
o) La volontà o meno di impostare un piano casa per le famiglie prive di abitazione.

Desideriamo, infine, interpellare il governo per conoscere se intende limitare la sua politica economica al virtuale aggiustamento dei conti pubblici, mentre servirebbe una vera manovra coraggiosa e innovativa per il rilancio dell’economia sana e di investimenti in settori d’avanguardia che potrebbe comportare l’impegno di 3 o 4 punti del PIL.

Si richiede risposta scritta.

San Marino, lì 4 agosto 2010

Consigliere Simone Celli (PSRS)

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