Interpellanze su: trasporti scolastici, sistema bancario, rifiuti speciali

Interpellanze su: trasporti scolastici, sistema bancario, rifiuti speciali

INTERPELLANZE DEL CONSIGLIERE DEI
POPOLARI SAMMARINESI ROMEO MORRI

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Trasporti scolastici

Il problema dei trasporti scolastici, è di quelli ormai cronici, a cui nessuno ha dato una risposta concreta. Già negli anni passati erano stati evidenziati a più riprese problemi quali la sicurezza dei ragazzi, il mancato rispetto degli orari e soprattutto quello dei costi, che sono sempre stati nettamente superiori rispetto a quelli praticati in territorio italiano su tratte della medesima lunghezza. Nel 2005, un’istanza d’arengo promossa dai Popolari, con oltre 300 firme di genitori con figli costretti a prendere i pullman ogni giorno per raggiungere gli istituti superiori in Italia, fu bocciata. Pretesto, il fatto che tanto il prezzo dell’abbonamento era pagato dallo Stato.
Una vergogna che non è stata dimenticata, perché le risorse pubbliche non possono essere dilapidate per motivi ingiusti.
Oggi, si aggiunge la protesta degli stessi autotrasportatori che accusano lo Stato di irregolarità nella gestione della gara d’appalto, con ulteriori costi per le Casse pubbliche.
Poiché non sono ancora venute risposte da parte degli amministratori competenti, interpello il governo per conoscere:
a) la relazione dettagliata di come sia stato indetto ed espletato l’appalto per la concessione del servizio trasporti scolastici;

b) se il governo abbia promosso una qualche iniziativa per verificare eventuali irregolarità;
c) quanto costa allo Stato questo servizio, sia per quanto riguarda il trasporto interno; sia per le tratte fuori territorio;
d) quali misure di sicurezza siano state previste per i ragazzi che usufruiscono del servizio;
e) se il governo abbia nei suoi programmi di avviare una trattativa con l’Italia per risolvere l’annoso problema dell’interscambio a livello appunto di trasporti pubblici;
f) se abbia altresì l’intenzione di rivedere l’organizzazione del trasporto scolastico che, ogni anno, non manca di sollevare proteste e lamentele.

Si chiede risposta scritta

Romeo Morri

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Sistema bancario e finanziario

Con una frequenza a dir poco impressionante, il nostro sistema finanziario e bancario viene preso di mira dai mass media italiani e da quelli locali per scandali, irregolarità, episodi incresciosi.
I cittadini sammarinesi sono giustamente preoccupati, e la classe politica non può non tenere conto dei loro sentimenti quando sui giornali italiani compaiono addirittura informazioni su come operare al limite della legalità, aggirando il sistema fiscale italiano e gli eventuali controlli della Finanza.
Informazioni virgolettate e non modificate neppure dopo la smentita dei presunti intervistati. E in ogni caso, quando il latte è stato versato non si recupera più.
Tutto questo mentre alcune banche si trovano nell’occhio del ciclone per operazioni altamente a rischio e gestioni a dir poco allegre. Del resto, negli ultimi anni abbiamo visto il proliferare delle banche: alle quattro storiche si sono aggiunte ben 8 banche, tutte private, con concessioni del Congresso di Stato elargite per lo più ad imprenditori, non a banchieri. Quindi a non professionisti, che in maniera estemporanea si sono messi ad operare su un mercato assai delicato, molto ristretto per un’operatività garantista, con un impianto normativo che è stato aggiornato ma che forse non viene regolarmente applicato perché altrimenti non ci sarebbero episodi incresciosi come quelli che vengono evidenziati dalla cronaca.
Interpello il governo per conoscere:
a) cosa intenda fare, visto che è così sensibile al buon nome del Paese, per tutelare le banche che hanno dimostrato serietà, professionalità e rigore;
b) se, in nome di un presunto sviluppo, abbia in animo di concedere altre società nel settore bancario;
c) nel caso, se abbia intenzione di imporre precisi requisiti professionali e livelli patrimoniali più solidi di quelli attualmente previsti ;
d) se intenda obbligare ad una cadenza periodica e non estemporanea i controlli previsti per altro dalle leggi in materia;
e) e infine, quali siano i suoi orientamenti circa il Fondo di Garanzia, intorno al quale si discute da molto tempo.

Si chiede risposta scritta

Romeo Morri
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Rifiuti speciali

La notizia circolava già da qualche tempo, poi in questi giorni, è comparsa addirittura sui giornali: è emergenza sui rifiuti speciali.
Paradossalmente, non c’è nulla da stupirsi, visto che ormai da mesi la questione dello smaltimento dei rifiuti civili, oltre che di quelli speciali, non riesce a trovare una valida soluzione. Già dallo scorso agosto è arrivato l’ultimatum di Coriano: dal 1° gennaio 2008 San Marino non potrà più conferire verso quella struttura. Il problema è che mentre i Comuni italiani si sono adeguati alle normative europee sulla raccolta differenziata, che ne fissa i limiti al 40%, San Marino è fermo al 19%. La qual cosa crea problemi all’inceneritore di Coriano, e costi esagerati.

Di qui il blocco. Invece di intervenire con incentivi e promozioni sulla raccolta differenziata, San Marino cambia strada e si rivolge a Sogliano per inserire nel piano della provincia di Forlì – Cesena, quanto escluso dal piano di Rimini. Ma l’inceneritore di Sogliano avanza una richiesta economica che riesce a sorprendere perfino un governo sempre munifico come quello sammarinese. Così, non se ne fa niente.

Il problema si aggrava, tanto da investire oltre ai rifiuti solidi urbani, quelli delle aziende e quelli dell’Ospedale. Che, già da ora, rimangono tutti in casa, cioè stoccati in appositi contenitori dentro all’Ospedale. Non è dato a sapere quali comportamenti stiano adottando le aziende.

Questa è cronaca, ma il problema è prima di tutto politico.

Interpello quindi il governo per conoscere:

a) quale sia lo stato delle relazioni con i Comuni e le Province in grado di accogliere i rifiuti sammarinesi sia civili, sia speciali;

b) a quale punto sia la bozza d’intesa con la Regione Emilia Romagna del 10 luglio 2007 mirata “all’attivazione di forme di collaborazione nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e speciali non pericolosi”, per la quale si attendeva lo schema di accordo per il 22 agosto scorso;

c) se, stante la situazione di stallo, siano state previste, presso l’Ospedale, le necessarie misure igieniche e sanitarie, al fine di tutelare l’operatività dei Reparti e soprattutto la salute dei cittadini;

d) quali siano gli orientamenti offerti alle attività private che abbiano scarti di natura speciale;

e) che cosa intenda fare il governo riguardo alla raccolta differenziata, attualmente strutturata più sul senso civico ed ecologico dei cittadini, piuttosto che su un’organizzazione, promozione e incentivazione in grado di portare ai risultati raccomandati dalla EU e resi obbligatori dai Comuni circonvicini;

f) e più in generale se il governo abbia nelle sue intenzioni e nei suoi programmi un progetto concreto sia per la risoluzione dei problemi contingenti; sia per quelli che immancabilmente arriveranno in conseguenza dell’aumento della popolazione e della differenziazione delle attività economiche.

Si chiede risposta scritta

Romeo Morri

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