Intervento Consiglio Direttivo della Camera Penale di San Marino

Intervento Consiglio Direttivo della Camera Penale di San Marino

Domenica 22 febbraio scorso, sulle colonne de “Il Garantista”, nello scenario di una battaglia che vede impegnato in prima linea l’ottimo quotidiano di P. Sansonetti, appare, a firma Errico Novi, un articolo che paragona il cd. progetto di riforma Gratteri alla legge che a San Marino regola dall’800 la giustizia penale.
La Camera Penale di San Marino comprende e in buona parte condivide i contenuti di civiltà giuridica alla base dell’aspra critica, ma si dissocia in maniera totale e convinta dai toni usati per dileggiare e denigrare le istituzioni e l’immagine stessa di San Marino.
Le problematiche relative all’adeguamento dei principi di giustizia penale alle garanzie dovute in uno Stato moderno, coinvolgono la classe dirigente di un paese al pari della società civile e non chi, come la magistratura, le leggi le applica, non le fa.
La nostra Camera Penale nasce con in cima ai propri scopi di istituto quello di vedere finalmente rinnovarsi e attualizzarsi il compendio di regole che devono mettere in equilibrio una equa amministrazione della giustizia, in linea non solo con i dettami della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo a cui San Marino da molti anni aderisce, ma con i propri e più intimi valori costituzionali, che datano ben prima della Carta dei Diritti.
Questo è il contributo a cui miriamo e che ormai siamo pronti a dare, credendo fermamente in un nuovo “processo penale” per San Marino, che non sia degli avvocati o dei magistrati, ma che rappresenti un saldo presidio dei sacrosanti diritti della persona e, quindi, del Paese.
San marino, 24 febbraio 2015
Il Consiglio Direttivo

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