Signor Presidente,
Signor Direttore Generale,
Signore e Signori Ministri,
Signore e Signori Delegati,
è la seconda volta che ho il grande onore di partecipare a questa Conferenza mondiale, e ne approfitto in primo luogo per ribadire la volontà di migliorare la situazione globale della nostra società grazie all’impegno dell’Organizzazione internazionale del Lavoro, seppur in un contesto internazionale caratterizzato da problematiche complesse e da sfide impegnative per tutti noi.
Il governo samn1arÌnese continua il suo impegno nell’adozione di misure concrete perché nel mondo del lavoro si rispettino le regole dello Stato sociale, tenendo sempre conto, in primo luogo, dei bisogni degli strati più vulnerabili della popolazione, colpiti dalla disoccupazione o da altre nefaste conseguenze della crisi economica, che purtroppo continua ad avere effetti negativi sull’economia e sulla vita sociale del Paese.
Il Parlamento della Repubblica di San Marino lo scorso aprile ha varato un importante norma atta a favorire l’accesso al mondo del lavoro dei giovani disoccupati, che sappiamo essere, in questo momento di crisi economica, la parte di popolazione in tal senso maggiormente penalizzata.
La finalità che il governo sammarinese si è impegnato a perseguire attraverso l’adozione del provvedimento sopraccitato è quello di creare pari condizioni per tutti i disoccupati così che possano partecipare all’inserimento lavorativo con pari possibilità.
Dai dati in nostro possesso già nel primo periodo di applicazione della norma sembra, con nostra forte soddisfazione, che qualche risultato si stia raggiungendo e speriamo che gli effetti positivi del provvedimento siano tali da superare ogni nostra più rosea aspettativa.
Inoltre, con la finalità di dare una risposta fattiva alla crisi economica quindi anche a quella occupazionale, ci stiamo muovendo per realizzare una riforma generale del mercato del lavoro.
Ciò nell’ottica di rilanciare l’economia favorendo l’inserzione professionale e l’assunzione di lavoratori anche tramite tutta una serie di provvedimenti normativi in grado di attrarre nuovi investimenti che possano avere altresì un ‘importante ricaduta anche sull’ economia delle aree limitrofe a San Marino introducendo norme agevolanti per le imprese. La Segreteria di Stato per il Lavoro nell’ambito di un percorso di Riforma del Mercato del Lavoro sta perdipiù elaborando un progetto di Legge che raccolga in un unico testo tutta la normativa in materia di lavoro, secondo principi di razionalizzazione e semplificazione delle norme, per fornire un quadro di riferimento certo, sia per le imprese che per i lavoratori.
Oltre a ciò il governo sammarinese ha emanato norme e disposizioni urgenti a tutela dei lavoratori, con l’intento di garantire e consolidare gli strumenti di tutela sociale ponendo particolare attenzione verso quei lavoratori coinvolti in procedure di mobilità che venivano a trovarsi senza adeguati strumenti di sostegno al reddito.
La Repubblica di San Marino è particolarmente soddisfatta della recente uscita del Paese dalla “Black list” italiana, evento che unitan1ente alla ratifica dell’accordo bilaterale tra Italia e San Marino sulle doppie in posizioni fiscali ha permesso di rilanciare l’economia contando sul suo partner economico di maggior rilievo con il quale intende collaborare in un ottica di vera e propria cooperazione. Eventi positivi, questi, che riaffermano ancora una volta l’amicizia e i buoni rapporti italo sammarinesi, sempre animati da una reale volontà di collaborazione e di reciproco rispetto.
In un quadro più ampio vorrei poi riaffermare anche la volontà del mio Paese di agevolare gli investimenti esteri a San Marino, che non possono che essere favoriti dalla trasparenza economica e finanziaria che caratterizza il mio Paese, come ho ricordato anche nel mio discorso pronunciato proprio un anno fa in quest’aula.
Vorrei inoltre ribadire il ruolo fondamentale svolto dai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria, che a San Marino contribuiscono in maniera decisiva alla realizzazione delle scelte più rilevanti concernenti il mondo del lavoro. Senza la cooperazione tra tutti i partners interessati, in effetti, sarebbe impossibile parlare di una vera democrazia nel nostro Paese.
Il secondo centenario dell’Organizzazione potrà essere caratterizzato da una continuità negli aspetti che più hanno caratterizzato i successi ottenuti, ma sempre guardando avanti e tenendo conto dei grandi cambiamenti e dalle nuove sfide del mondo moderno. Sfide che riguardano il settore del lavoro, certo, nla che riguardano in generale le grandi mutazioni sociali ed economiche. Lo scopo primo dovrebbe essere quindi quello di ottenere una crescita economica fondata sull’equità e fonte di progresso sociale, nella quale vengano tutelati in modo particolare gli strati più vulnerabili della popolazione. Per questo pare necessario attuare una strategia a livello globale, certo, ma tenendo conto del fatto che ogni azione in tal senso dovrebbe basarsi su una mondializzazione più giusta. Senza una tale condizione, in effetti, non sembra possibile ottenere uno sviluppo equilibrato e duraturo.
Il fulcro della nostra azione, in conclusione, dovrebbe basarsi sempre sull’affermazione della giustizia sociale e sul rifiuto, non solo teorico, di ogni forma di disuguaglianza e di discriminazione.