Intervento pubblico di Giuseppe Guidi, Presidente del Partito

Intervento pubblico di Giuseppe Guidi, Presidente del Partito

COMUNICATO STAMPA


Da quando il Partito mi ha chiamato alla Presidenza, mi trovo sempre più spesso a parlare con la gente, ad incontrare gli iscritti nelle sezioni, a parlare con persone, anche non aderenti all’area democristiana, che hanno piacere di confrontarsi sul momento politico attuale, sulle prospettive e sugli sviluppi di questa piccola e grande Repubblica.

Tutti i giorni sui giornali si leggono critiche molto forti per gli errori nella gestione della cosa pubblica, per la mancanza di risultati ed in generale sembra regnare sovrana una grande confusione.
Di fronte a ciò, molte persone chiedono anche da parte nostra una discesa in campo diretta per denunciare fortemente le cose che non vanno.

Considerando come si muove oggi la politica, la richiesta è legittima.
Riflettendo su questi temi, tuttavia, a me pare che si debba partire da una considerazione un po’ più ampia, cominciando ad esaminare il modo di lavorare del nostro Consiglio Grande e Generale.


É già da anni che si assiste ad un dibattito parlamentare che non è in grado di rispondere pienamente alla sua funzione. Le coalizioni (maggioranza da una parte ed opposizione dall’altra), hanno grande difficoltà a dialogare fra di loro, la litigiosità ha la prevalenza sul contenuto del dibattito, ogni parte rimane sulle proprie posizioni e dall’esterno si ha più l’impressione di gruppi che si contendono il potere, anche con schermaglie poco civili, rispetto all’esigenza – opportunità di elaborare politiche per il bene e lo sviluppo dell’intero Paese.
Sarebbe buona cosa che nel Consiglio Grande e Generale ogni consigliere potesse dare il meglio di sé stesso e fare proposte per promuove progetti che tengano conto del bene comune e dell’interesse collettivo.

Penso che sia quello che ogni cittadino si aspetti dal Parlamento affinché dalla discussione possano nascere le scelte migliori per il Paese.

Ritengo tramontata e superata l’era della contrapposizione rigida fra il ruolo di governo e di opposizione.

La gente, i giovani soprattutto, non tollerano più questo scontro fine a se stesso, che non produce niente di buono e fa peggiorare la situazione generale ed evita a questo Paese di elaborare proposte che lo tengano allineato alle crescenti esigenze della società.

Occorre che il Consiglio Grande e Generale si riappropri del suo ruolo politico.

Il Parlamento è il luogo deputato alle analisi e alle scelte politiche sulla base delle quali elaborare progetti e adottare leggi. Spetta poi al Governo l’esecutività di leggi e progetti.
Quando il processo si muove al contrario ed i Governi portano in Parlamento proposte blindate per esigenze di potere, nasce una politica sempre più negativa per il Paese.

Qualcuno potrebbe obiettare che oggi la D.C. dice queste cose perchè è all’opposizione: non è così.

Un partito che ha sessanta anni di storia, che ha maturato tanta esperienza e che ha dato un notevole contributo al raggiungimento del benessere oggi ancora sufficientemente presente, un Partito che ha valori e principi legati al senso dello Stato e alla responsabilità e che dispone di uomini che hanno esperienza politica, un Partito che ha certamente cultura di Governo, che nessuno può negare perché è parte del Partito stesso, ebbene un Partito come il nostro può permettersi anche di chiedere oggi un passo avanti alla politica, considerando che questa Repubblica ha impellente bisogno di scelte ponderate e condivise.

Voglio dire che nel popolo democristiano, sempre più numeroso, è in atto un importante cambiamento come ha testimoniato la Festa dell’Amicizia dell’agosto scorso.

In via delle Scalette ci sono uomini che dialogano, che hanno idee politiche importanti e progetti ambiziosi per questo Paese.
Idee che nascono dal confronto, sia all’interno del Partito, sia nel Coordinamento con le forze alleate. Il confronto è alla pari, i litigi li abbiamo lasciati alle spalle e credo che non sia sfuggito a nessuno, a cominciare dall’impronta data dal nostro Segretario Politico, il clima di serenità e di dialogo che non ha precedenti negli ultimi anni della nostra storia.

Anche gli interventi politici del P.D.C.S. sulla stampa hanno un tono pacato e di proposta: nel Consiglio Grande e Generale non sono state poche le iniziative nelle quali i rappresentanti del P.D.C.S. hanno dato contributi qualificati come è stato recentemente con l’Ordine del Giorno proposto dalla D.C. sul riordino delle Direzioni scolastiche, poi votato quasi all’unanimità, o con l’approvazione dell’Istanza d’Arengo per l’estensione dei permessi per le famiglie con anziani non autosufficienti.

Come è stato apprezzato, non solo dal Parlamento, ma anche dal Paese, l’iniziativa e il contributo che il P.D.C.S. sta dando sulle politiche energetiche.

Recentemente poi all’interno del Partito abbiamo anche parlato di come non far pagare ai cittadini e ai lavoratori il debito prodotto dalla Banca del Titano: daremo il nostro contributo concreto anche su questo tema.
Esempi che stanno a dimostrare la maturità di questo Partito e la sua capacità di essere forza propositiva di Governo. Abbiamo iniziato un percorso nuovo non solo al vertice, ma anche nelle sezioni e nel confronto con la gente.

Abbiamo aperto ed iniziato una fase di coordinamento con le forze politiche che condividono valori, principi, linee di sviluppo per questo Paese. Coordinamento che dovrà svilupparsi e allargarsi a tutte quelle forze politiche che hanno come obiettivo la valorizzazione della storia di questo Paese, il mantenimento della sua secolare indipendenza, la giusta considerazione del mondo del lavoro e dell’imprenditoria, il riconoscimento dei valori della socialità e della sussidiarietà, e il potenziamento dell’assistenza sanitaria e della formazione. Onestà nella politica e spirito di servizio. Su questi temi siamo aperti a tutti coloro che vogliono dare un contributo costruttivo.

Certo le lobby economiche, la concentrazione nelle mani di pochi del potere economico, il business del gioco, i progetti di legge che vogliono inserirsi nelle Associazioni Private per determinarne la classe dirigente e mettere così indirettamente mano alle istituzioni libere di questo Paese, il ridimensionamento dei Servizi Pubblici dello Stato come ad esempio sta avvenendo per l’AASS., la enorme lievitazione dei prezzi del costo della vita, ecc., sono tutti temi sui quali la Democrazia Cristiana farà la sua battaglia, anche con proposte per rimediare alla negatività dei provvedimenti che questo Governo sta portando avanti.


Su questi temi ci confronteremo all’interno degli organismi per fare in modo che questa nuova proposta politica, basata sul dialogo, sul confronto, sull’ascolto e sulla vicinanza alla Gente sia il metodo che da oggi in poi contraddistinguerà il nostro Partito.

San Marino, 17 ottobre 2007 Giuseppe Guidi

Presidente P.D.C.S.

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