Intervento Valentini (Esteri) 71ª Assemblea Generale ONU

Intervento Valentini (Esteri) 71ª Assemblea Generale ONU

Discorso del Segretario di Stato per gli Affari Esteri

della Repubblica di San Marino

S.E. Pasquale Valentini

71^ sessione dell’Assemblea Generale ONU

New York, 24 settembre 2016

Signor Presidente,

Signor Segretario Generale,

Eccellenze,

Signore e Signori,

a nome del Governo della Repubblica di San Marino desidero congratularmi con S.E. Peter Thomson per la sua nomina alla Presidenza della 71° sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed augurargli buon lavoro. La delegazione di San Marino Le garantirà, Signor Presidente, la massima collaborazione nel corso di tutti i lavori dell’Assemblea Generale.

Vorrei altresì esprimere la riconoscenza del mio Paese al Presidente uscente, S.E. Mogens Lykketoft, per il lavoro svolto durante la 70° Sessione.

A conclusione dell’ultimo anno del suo secondo mandato di Segretario Generale, il mio Paese desidera altresì rivolgere un ringraziamento speciale a S.E. Ban Ki-moon, per l’energia e la determinazione profuse alla guida delle Nazioni Unite, dimostrando grande sensibilità nei confronti di tutti i Paesi Membri, senza distinzioni.

Signor Presidente,

il tema scelto in occasione di questa sessione, “Gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile: un incentivo universale per trasformare il mondo”, offre uno stimolo interessante per portare un contributo costruttivo ai lavori dell’Assemblea.

Il livello di complessità e il grado di interrelazione delle sfide che le Nazioni Unite sono chiamate oggi ad affrontare non ha eguali nella storia di questa Organizzazione. Le Nazioni Unite devono adattarsi in fretta alle nuove sfide globali, ma anche alle nuove opportunità che offre la globalizzazione, per essere più efficaci nell’espletamento del loro mandato. Allo stesso tempo, proprio la complessità delle sfide globali, che, in quanto tali, non possono essere risolte da singoli Stati, riafferma in modo inequivocabile il valore e il ruolo centrale delle Nazioni Unite quale forum per risolvere i problemi mondiali.

In tal senso, va dato atto al Segretario Generale di essersi mostrato particolarmente risoluto nell’azione di adattamento proposta all’ Organizzazione e, contemporaneamente, nella richiesta dello stesso adattamento avanzata agli Stati Membri. Per questo molte delle iniziative intraprese hanno potuto registrare importanti risultati nel corso del suo mandato.

L’adozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile, avvenuta nel mese di settembre dello scorso anno, alla presenza di numerosissimi Capi di Stato e di Governo, fra i quali anche gli Ecc.mi Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, è stato uno dei momenti più importanti della storia delle Nazioni Unite.

È un’Agenda ambiziosa, che integra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: economica, sociale e ambientale. Espressione di un forte consenso politico su un percorso di sviluppo sostenibile, globale e innovativo, l’Agenda definisce il nostro futuro e la visione del mondo in cui vogliamo vivere.

Il movimento di trasformazione verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile è ormai in atto: il nostro Paese apprezza l’impegno dimostrato dagli Stati membri per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020, considera importante il Programma di azione di Addis Abeba, così come il meccanismo di controllo individuato nel Forum Politico di Alto Livello.

La vera sfida, oggi, risiede nella ferma volontà di dare concreta attuazione a questa visione. E’ questa la risposta che i popoli, che qui rappresentiamo, si aspettano: che la nostra Organizzazione adempia il suo mandato, che è quello di proteggere i cittadini del mondo, e che gli Stati membri si facciano carico delle proprie responsabilità, senza anteporre agli ideali di solidarietà e di rispetto dei diritti universali di ciascun essere umano i cosiddetti “interessi nazionali”. Ogni esitazione in tal senso porta con sé, inevitabilmente, il peso grave della distruzione e del sacrificio di vite umane.

Signor Presidente,

nel corso degli ultimi anni, siamo stati purtroppo testimoni di una serie di eventi che costituiscono una gravissima minaccia per la pace e la sicurezza internazionali e quindi un ostacolo alla realizzazione piena del nostro mandato. Assistiamo al permanere di guerre che hanno causato una crisi umanitaria globale senza precedenti, ad un incremento del terrorismo e dell’estremismo violento, alla tragedia dei grandi movimenti dei migranti e dei rifugiati, ad un aumento del populismo e dell’intolleranza.

Il conflitto in Siria, che continua ininterrotto dal marzo 2011, ha causato già più di 270.000 morti, di cui più di 13.000 sono bambini e più di 8.000 donne ai quali vanno aggiunti centinaia di migliaia di feriti. Inevitabilmente la situazione umanitaria in Siria è profondamente deteriorata. La maggior parte di coloro che ha bisogno di assistenza primaria, in particolare donne e bambini, vive in zone assediate, che non possono essere raggiunte dai convogli umanitari.

In cinque anni, il conflitto siriano ha prodotto 4,8 milioni di rifugiati nei Paesi limitrofi, centinaia di migliaia in Europa e 6,6 milioni di sfollati all’interno della Siria stessa, rispetto ad una popolazione che prima della guerra era di oltre 20 milioni di persone.

Più di 130 milioni di persone nel mondo hanno bisogno di assistenza umanitaria a seguito dei conflitti armati e dei disastri naturali. In Siria, ad esempio, più di 13 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria a causa della guerra. Nello Yemen sono più di 20 milioni.

La Repubblica di San Marino ha condannato e condanna fermamente le violazioni dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali commesse in Siria da tutte le parti del conflitto, senza distinzione alcuna. Violazioni che purtroppo continuano anche in questi giorni mentre siamo qui riuniti per parlare del nostro impegno per la pace e le sicurezza.

San Marino sostiene l’azione del Segretario Generale in Siria attraverso il suo Inviato Speciale ed esprime apprezzamento per il lavoro svolto.

Anche il nostro Stato, consapevole dell’estrema gravità dell’attuale situazione mondiale e della necessità che ogni attore della scena internazionale faccia la propria parte, nei mesi scorsi ha cercato la propria via per contribuire ad affrontare concretamente l’emergenza umanitaria in corso. Oltre a partecipare finanziariamente a programmi internazionali, San Marino ha aderito al Progetto dei corridoi umanitari promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle chiese evangeliche e della chiesa Valdese, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri italiano, ospitando alcuni migranti nella Repubblica di San Marino: un piccolo contributo che il nostro micro Stato, con grande convinzione, ha voluto dare.

E’ necessario dunque uno “sguardo unitario” che permetta di coniugare lo “sguardo lungimirante” contenuto negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile con uno “sguardo ravvicinato” che consenta di affrontare subito le emergenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Questo sguardo unitario non può che nascere da un grande cambiamento culturale che muova dalla consapevolezza di appartenere ad un’unica famiglia umana e che pertanto riconosca nella cultura dell’incontro, della convivenza pacifica fra popoli e culture diversi, l’unica modalità per affrontare le sfide della globalizzazione, senza escludere nessuno, ma, al contrario, costruendo insieme un modo di abitare il pianeta che sia per tutti.

Proprio nell’ottica della realizzazione compiuta di questo mandato, vogliamo portare al Segretario Generale un ringraziamento sentito per aver posto il tema della protezione e promozione dei diritti umani al centro della sua agenda.

Oggi, infatti, possiamo affermare che si tratta di un tema trasversale e che i diritti dell’uomo sono riflessi in ogni azione delle Nazioni Unite tesa a conseguire la pace, la sicurezza, la giustizia e lo sviluppo sostenibile. E’ solo dal riconoscimento e dalla condivisione profonda del valore inalienabile della persona, in qualunque condizione o momento della vita si trovi, che le diversità culturali, religiose e le molteplici tradizioni rappresentate in seno alla nostra Organizzazione non costituiranno un ostacolo alla ricerca di possibili soluzioni, ma, al contrario, potranno rappresentare una preziosa risorsa che renda possibile un approccio in grado di armonizzare gli interessi della comunità internazionale.

In questa visione la promozione del rispetto integrale della persona non rappresenta un obiettivo fra i tanti ma, al contrario, il fondamento sul quale basare le nostre azioni al fine di eliminare la povertà, condividere la prosperità, offrire un lavoro dignitoso a ciascuno e, infine, proteggere il nostro pianeta.

Il lavoro dell’ONU e delle sue agenzie specializzate contribuisce all’affermazione della cultura del rispetto dei diritti fondamentali, della reciproca conoscenza e comprensione, della tolleranza, dell’accoglienza. E’ questa la cultura che noi, Stati membri, dobbiamo impegnarci a diffondere fra i nostri cittadini, a partire dai più giovani, perché solo con l’affermazione di tale cultura sarà possibile realizzare gli obiettivi indicati dalla nostra Organizzazione.

La Repubblica di San Marino, conformemente alla sua storia e alla sua tradizione di libertà e di democrazia, crede fermamente in questo mandato e sosterrà ogni azione che contribuisca a consolidare le Nazioni Unite in questo percorso.

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