Intervista a Leone Sibani

Intervista a Leone Sibani

Parla Sibani: garantirò la Cassa e le intese con l’Italia
“Il mio ruolo super partes convincerà i sammarinesi”

BOLOGNA- “Ho sciolto le riserve solo ieri pomeriggio. Devo dire che il presidente Galassi, che conosco solo da una decina di giorni, ha toccato le corde giuste. Quindi ho accettato un sfida affascinante alla mia età, anche se posso assicurare che nello spirito mi sento più giovane”. Leone Sibani, 71 anni, di cui 40 passati in Carisbo, parla per la prima volta da presidente designato di Cassa di Risparmio di San Marino, l’istituto biancazzurro nell’occhio del ciclone per il controllo di Delta e l’inchiesta antiriciclaggio della Procura di Forlì che ha portato in carcere l’ex presidente Gilberto Ghiotti.

Una nomina, quella dell’ex direttore generale di Carisbo, con vari incarichi in Intesa San Paolo dopo la fusione, con la quale governo del Titano e banca cercano di rimontare la china. Soprattutto affidando un mandato chiaro a Sibani: quello di vendere le quote della Cassa in Delta. Un messaggio ricevuto con chiarezza da Sibani: “Il mandato, che ancora non ho tra le mani, dovrebbe essere chiaro e intendo farmi garante per la banca dei rapporti istituzionali tra Stati improntati su regole certe e trasparenti. L’istituto deve recuperare la serenità perduta. Io stesso sono stato a lungo tormentato. Ma in questa sfida- spiega Sibani- io cerchero’ di portare professionalità, competenza e una buona dose di coraggio”.

Sibani ha visto nei giorni scorsi un paio di volte il presidente della Fondazione Sums Giovanni Galassi. “Mai nessuno del governo, anche se il segretario alle Finanze Gatti credo di averlo conosciuto parecchi anni addietro, quando da dirigente Carisbo mi adoperai inutilmente per cercare opportunità per la banca in Repubblica. Bologna e il suo sistema economico avevano buona reputazione a San Marino. Spero sia ancora così e spero quindi di poter spendere nella attività la mia credibilità personale”.

In mattinata Sibani si è consultato con il direttore della sede di Bologna di Bankitalia, Roberto Marchetti, che lo ha aggiornato sullo stato dei rapporti fra San Marino e Italia in materia di credito. “Il rispetto delle intese fra i due paesi nella massima trasparenza sarà la mia prima preoccupazione, con l’intenzione di favorire l’ingresso di San Marino nella white list”, manda a dire l’attuale presidente di Neos Banca (gruppo Intesa San Paolo), che accoglie anche come “prevedibili e comprensibili” le prime critiche di settori della maggioranza e dell’opposizione del Titano sul fatto che la nomina doveva andare a un sammarinese. “Comprendo e capisco queste osservazioni. Spero di convincere tutti gli interlocutori sammarinesi svolgendo un ruolo super partes. Interpreto questo mio nuovo ruolo come un dovere istituzionale”.

Cosa importante, sottolinea Sibani, è che “conosco e apprezzo da tempo i due vicedirettori della Cassa di San Marino, Renzi e Martelli; identica conoscenza e tanta stima per i professori Lusignani e Lamandini che so essere supporto del Consiglio della Cassa e delegati a rintracciare soggetti interessati all’acquisizione delle quote. Non ci saranno problemi a collaborare con loro. L’importante è che tutti gli azionisti di Delta siano solidali nello sforzo comune”.

Buoni anche i rapporti di Sibani con l’attuale direzione della Banca Centrale di San Marino, Luca Papi e Stefano Caringi. In Repubblica Sibani conta di trattenersi almeno due giorni la settimana. E la presidenza di Neos? “Non ho affrontato il problema degli altri incarichi che attualmente svolgo”.

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