San Marino Oggi: M. L. Berti “Movimenti strumentalizzati
da chi cerca solo protagonismo” /
L’esponente di Noi Sammarinesi “Puntiamo alla continuità del cambiamento da noi sempre cercata”
(…) Consigliere Berti, quanto pensa possa essere determinante la trasparenza per il rilancio socio economico di San Marino? “Lo sarà di molto. Soprattutto se si ha la volontà di fondarlo su un’economia sana e reale, di lavoro vero, ben diversa da quella che si era radicata su un sistema economico fondato su capisaldi quali l’anonimato societario ed il segreto bancario che oggi non sono più tollerati dalla comunità internazionale”.
I movimenti civici fanno della trasparenza e dell’onestà dei nuovi soggetti politici il loro cavallo di battaglia, voi siete nati come movimento. C’è differenza dal vostro a quelli attuali? “Anche noi quando ci siamo presentati agli elettori la prima volta abbiamo fatto della trasparenza e dell’onestà i nostri cavalli di battaglia. Quello che oggi ci differenzia da questi movimenti è che alle parole abbiamo associato anche i fatti, impegnandoci per un cambiamento nel fare politica al vero servizio esclusivo del Paese. (…)
Essere il candidato con il reddito maggiore non la mette in imbarazzo rispetto a chi invece denuncia praticamente redditi da soccorso caritas? “Dichiarare di più sicuramente non significa concretamente guadagnare di più. Quante persone in Repubblica hanno tenori di vita ben più alti dei miei, ma dichiarano molto meno, talvolta addirittura redditi inferiori a quelli di chi hanno alle dipendenze? È inaccettabile. Mi spiace invece, vedere persone senza un lavoro e penso che l’impegno primario della classe politica debba essere quello di attuare tutti gli interventi necessari per garantire a chi non l’ha un’occupazione. (…)
Campagna elettorale alla fine, un bilancio sull’operato delle 11 liste. La situazione di difficoltà del Paese richiederebbe uno sforzo superiore di tutti nel fare proposte concrete e nel dare un contributo di soluzioni ai problemi, per portare la Repubblica fuori dalla crisi. Ho sentito invece, troppo spesso l’esatto contrario: critiche e calunnie, anche da personaggi che si sono improvvisamente svegliati dal grande sonno e assunti a grandi moralizzatori, dimenticandosi le gesta passate. (…)
