‘Io ti prendo come mia sposa’. Mostra documentaria

‘Io ti prendo come mia sposa’. Mostra documentaria

COMUNICATO
IO TI PRENDO COME MIA SPOSA
Mostra documentaria
In occasione della festa di San Valentino, 14 febbraio 2012, la Biblioteca di Stato dedica una vetrina al genere letterario dei Nuptialia, ovvero libretti per nozze.
La tradizione di scrivere per nozze risale a tempi molto lontani. Vero e proprio genere letterario, raffinato, durante i secoli ha subìto non poche trasformazioni: dopo i versi classici greci e latini offre quelli più stucchevoli dell’Arcadia, raggiunge la massima evoluzione nell’800 e scompare quasi totalmente nel Novecento.
Il primo vero autore latino di canti nuziali è Catullo che affronta il tema del matrimonio nei Carmina Docta.
La più ricca è una raccolta di componimenti di ben 232 autori che Carlo Innocenzo Frugoni (1692-1768), poeta arcade,  realizzò nel 1728 per le nozze di Antonio Farnese ed Enrichetta d’Este.
L’uso di offrire in occasione delle nozze un testo scritto non investì solo le singole persone, ma anche Accademie letterarie di fama internazionale e di dimensioni più locali. Accanto alla scelta letteraria dilagante nell’Ottocento, furono utilizzate anche altre pubblicazioni erudite, di argomento  lontanissimo dal tema nuziale:  
documenti storici, descrizioni di manoscritti, ricerche filologiche, illustrazioni di monumenti locali, di oggetti preziosi di musei, ecc.
Sul genere così si esprime Augusto Campana nell’Opuscolo per nozze Tina Franchini  Alfredo Beltrami,1928:
Esse furono delizia di un’età tramontata, da quando eran sonetti e canzoni e rime che si distendevano nel giro di un breve foglio o di un adorno libretto a quando nozze e sposi furono occasione al contributo grave di dottrina, al documento inedito, alla curiosità storica.  
Vanità in gran parte. E per ciò fu facile dirne male.
Dall’analisi del posseduto della Biblioteca di Stato si evince come in Repubblica tale forma letteraria sia rimasta in uso per buona parte della metà del Novecento.
Un notevole numero di pubblicazioni di questo genere è posseduto dalla Biblioteca di Stato e Beni Librari di San Marino che le conserva nelle collezioni di Bibliografia e Stampe: si tratta di nuptialia  di autori sammarinesi o dedicati a sposi, cittadini della Repubblica.
In Biblioteca di Stato dal 14 al 29 febbraio saranno esposti  al pubblico libretti di nozze  tipicamente locali, con l’intento che oggetti di dono nuziale si trasformino in un dono alla cultura, con lo scopo di mantenere alto un valore che va oltre l’occasione da cui trae l’origine.

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