ITALIA-S.MARINO. MULARONI: FIRMA DA’ CERTEZZE A CHI INVESTE Agenzia Dire-Torre1

ITALIA-S.MARINO. MULARONI: FIRMA DA’ CERTEZZE A CHI INVESTE Agenzia Dire-Torre1

“FIDUCIA RICONQUISTATA”
“La firma dell’accordo con l’Italia segna l’inizio di una relazione in discesa”. Antonella Mularoni,
segretario di Stato per gli Affari esteri della Repubblica di San Marino, in una intervista pubblicata sul sito di Alleanza Popolare, suo partito, spiega il significato dell’intesa che
mercoledi’ prossimo siglera’ a Roma, con il ministro italiano Giulio Terzi di Sant’Agata. Mularoni traccia il percorso compiuto finora: “La firma- spiega- e’ frutto di un lavoro grande,
iniziato dagli esordi della legislatura”. Obiettivo del Patto gia’ in campagna elettorale, era il recupero dei rapporti con il vicino di casa: portando a compimento due accordi firmati nel
2009, cui si aggiunge quello del  13 giugno, “si disegna cosi’ un nuovo assetto delle relazioni economiche dei due Paesi”. Un fatto di enorme importanza, perche’ “dara’ certezze a chi ha investito e a chi investira in futuro a San Marino”. E soprattutto, il Titano puo’ vedere finalmente la fine del tunnel, perche’ “senza la firma- puntualizza Mularoni- San Marino non potrebbe uscire dalla black list italiana”.
Una condizione in cui il Mef ha posto la piccola Repubblica, dai tempi dell’ex ministro Giulio Tremonti, da quando i rapporti tra i due Paesi si erano raffreddati: “Con l’Italia- sintetizza
l’inquilina di Palazzo Begni- erano insorti problemi perche’ San Marino non si era adeguato agli standard internazionali e nella scorsa legislatura era finito in procedura rafforzata del
Moneyval”. Da quella posizione “siamo partiti e a settembre 2009 siamo usciti dalla black list del Moneyval”. Per riavvicinarsi all’Italia “era necessario recuperare credibilita’”. L’annuncio
della firma dimostra che “la fiducia oggi e’ riconquistata, anche se resta del lavoro da fare”.
Infatti, chiarisce il segretario di Stato, “non tutto  e’ compiuto”: restano gli obiettivi della
ratifica dell’accordo, “su cui lavoreremo per arrivarci in tempi brevi”, e soprattutto, l’uscita dalla black list del Mef. Pero’, diversamente che dal passato, “si lavorera’ in un clima di
fiducia completamente recuperato, cosa che nell’ultima legislatura non si e’ verificato”.
Una volta ratificato il “pacchetto di natura economica”, il Titano puo’ sperare di affrontare meglio la crisi economica in cui si ritrova a fare i conti: “Si potranno avere tante opportunita’ nella direzione di internazionalizzare la nostra economia”.

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