ITALIA-S.MARINO. PSRS: ‘CON ACCORDO ELEZIONI PIU’ VICINE’ Agenzia Dire-Torre1

ITALIA-S.MARINO. PSRS: ‘CON ACCORDO ELEZIONI PIU’ VICINE’ Agenzia Dire-Torre1

ANDREOLI: “ALLEANZE SI FANNO SU PROGRAMMI, NON SULLA FIRMA”
La firma dell’accordo fiscale con l’Italia “puo’ accelerare la gran voce di elezioni”. Dalla sede
del Psrs, sollecitato dalla stampa, il presidente Paride Andreoli da’ una lettura politica all’annuncio della firma del protocollo d’intesa sulle doppie imposizioni annunciato per il prossimo 13 giugno a Roma. E lancia un messaggio trasversale: “Le alleanze
non si fanno sul raggiungimento della firma- manda a dire- ma sui contenuti dei rispettivi programmi di partito”. La firma in se’, “non rappresenta discontinuita’ o continuita’ del Patto”, ma contribuisce a dare una maggior consapevolezza del movimentismo in atto sul fronte politico. “Ci sono dei movimenti in politica che hanno portato alla creazione del partito socialista”, ricorda il presidente del Psrs. Non solo: tra le novita’ Andreoli cita il
raggruppamento messo in atto dal Pdcs nell’area di centro, la nascita di nuove forme di associazionismo e ancora “ci sono fibrillazioni in atto- prosegue- e un’evidente non coesione
politica, ne’ programmatica all’interno del governo”. Su cui la firma non fungera’ da cerotto, secondo il socialriformista.
A riguardo, il Psrs ci tiene a sottolineare che l’aver ricevuto l’ok dell’Italia alla sottoscrizione dell’intesa “non e’ un risultato che appartiene ne’ al governo, ne’ alla maggioranza,
e neppure a una singola persona”. Al contrario e’ la tappa di “un percorso largamente condiviso da tutte le forze nella direzione della trasparenza, legalita’ e cooperazione
internazionale”.  “Come Psrs non si puo’ che esprimere grande soddisfazione- sottolinea- ma non si puo’ non riconoscere che e’ solo un punto di arrivo”. Con la firma, ricorda Andreoli,
“siamo a meno della meta’ del parcorso perche’ mancano la ratifica da parte italiana e l’uscita dalla black list”.
Restano poi due rammarichi: il primo, spiega il presidente, e’ il “non essere stati messi a conoscenza dei contenuti dell’accordo”, il secondo, la mancanza di un progetto di sviluppo
per il Paese da attivare non appena si verifichera’ l’uscita dalla black list. Rispetto al primo punto, il Psrs avanza infine la richiesta di conoscere il testo “prima del 13 giugno”.
“Vorremmo sapere- chiarisce Andreoli- se e’ quello che e’ gia’ stato parafato nell’estate 2009 o se a quella bozza di accordo sono state apportate ulteriori modifiche”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy