ItaliaOggi, Gabriele Frontoni, San Marino è out per Moneyval causa Italia

ItaliaOggi, Gabriele Frontoni, San Marino è out per Moneyval causa Italia

ItaliaOggi

San Marino è out

Gabriele Frontoni

L’Italia propone al Moneyval la bocciatura della Rocca.

Antiriciclaggio con giudizio negativo


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L’Italia vota per la bocciatura di San Marino all’esame del Moneyval.

Almeno così sembrerebbe, stando alle dure critiche rivolte dall’Unità di informazione finanziaria (Uil) della Banca d’Italia verso la Rupe in vista del prossimo esame di settembre. «Alla luce delle recenti vicende, appare rilevante per il nostro paese che il Moneyval, dopo aver completato nel 2008 la valutazione del sistema antiriciclaggio della Repubblica di San Marino, abbia programmato un nuovo intervento nel quarto ciclo per la seconda parte del 2010», si legge nel rapporto annuale dell’Uif anticipato ieri da ItaliaOggi. «Tra gli obiettivi figurano la verifica del completamento del quadro legislativo recentemente configurato e la valutazione del grado di efficacia nell’applicazione». Parole piuttosto dure, che potrebbero costituire una precisa indicazione per i membri del Moneyval che il prossimo mese saranno chiamati a valutare la possibilità di rispedire il Titano nella lista dei Paesi per i quali è prevista una procedura rafforzata. Blackdist, da cui la Rupe era uscita il 24 settembre dello scorso anno. Ma le sferzate di Bankitalia all’indirizzo della Rupe non sono finite qui. Secondo le rilevazioni di Via Nazionale, lo scorso anno sono pervenute all’Uif circa 1.200 segnalazioni relative a flussi finanziari in contropartita con soggetti o intermediari con sede nella Repubblica di San Marino. «L’effettiva applicazione delle nuove disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela con riguardo è stata sovente vanificata dal comportamento degli intermediari sammarinesi», hanno tagliato corto dall’Uif. E questo, con la complicità latente delle stesse autorità preposte al controllo della regolarità delle operazioni finanziarie. Almeno così sembrerebbe leggendo il rapporto dell’Uif.
«Stante la rilevanza della piazza sammarinese per lo svolgimento di attività finanziaria relativa a disponibilità prodotte in Italia o destinate a essere qui trasferite, lo scambio di informazioni con la Fiu (Financial inteffigence unit) della Repubblica di San Marino è stato regolato fino al settembre 2008 da un apposito protocollo, poi disdetto dalla Uif per ripetuti casi di mancanza di collaborazione da parte sammarinese. E questo, nonostante San Marino continui a essere il terzo paese più importante del mondo per l’Italia (al di fuori dell’Europa) in termini di bonifici internazionali. Lo scorso anno, secondo le rilevazioni dell’Uif sono stati mediamente trasferiti sulla Rupe 830 milioni di euro al mese a fronte del miliardo o poco più in entrata, complice anche lo scudo fiscale. Meglio di San Marino si sono posizionati soltanto gli Usa (5,38 miliardi di euro in partenza ogni mese dall’Italia per l’America), e la Svizzera, con 2,5 miliardi.

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