L’altro attacco al sistema bancario di San Marino

L’altro attacco al sistema bancario di San Marino

Il dr. Mario Fantini ricorda in una conversazione con Antonella Zaghini di La Voce di Romagna San Marino, un precedente attacco dall’Italia al sistema bancario della Repubblica di San Marino.

‘Tra gli anni ’89/’90 avvenne la prima invasione di campo
– ricorda Fantini -, l’Italia attraverso il ministero delle Finanze
fece causa a quattro banche del Titano fra cui la Carisp’. Motivo? Le
banche di San Marino per il ministero delle Finanze dovevano
compilare la dichiarazione dei redditi in Italia.
Alla Carisp fu
stilato un conto attorno ai 500 miliardi di vecchie lire. ‘Allora la
Cassa aveva un patrimonio di 95 miliardi di lire, figuriamoci che
cosa significava mettere a bilancio una simile perdita. Abbiamo
iniziato una serrata trattativa con Bankitalia. La causa durò 8 anni e
si chiuse a nostro favore. Allora fu fondamentale l’unione nel
sistema’.

A capo dell’allora Banca Centrale c’era Aldo Loperfido, ‘ma
fondamentale – rimarca Fantini – fu il fronte comune che tutti
facemmo, politica, tribunale, sistema finanziario’.

Quello, rimarca,
‘fu il primo tentativo italiano di impadronirsi di San Marino’. ‘In
quei giorni – prosegue l’ex ad Carisp – se invece di difendere i
nostri diritti avessimo accettato quelle pesanti condizioni, la
successiva conferma a nostro favore non avrebbe permesso di salvare
la banca’.

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