Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: L’assuefazione al peggio
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Le parole pronunciate davanti ai procuratori
di Forlì dagli esponenti politici sammarinesi
confermano un quadro desolante ruotato attorno
a Carisp. Ma quel che è peggio è che attestano
uno spessore politico impalpabile di fatto perdente
davanti ad ogni confronto serio. Incapaci
di spiegare e giustificare un sistema che
nemmeno loro sembrano conoscere a fondo o,
meglio, lo conoscono talmente bene da vanificare
a priori e forse pure inconsciamente l’intento
di trasparenza che viene dichiarato. Così questi
avevano cacciato via Papi, Caringi e Bossone
sostenendo che erano andati a Forlì a spifferare
parole poco lusinghiere sulla Repubblica.
Poi,
dai verbali degli interrogatori, si scopre che anche
loro convocati presso la procura romagnola
hanno detto addirittura di peggio. E nessuno
batte ciglio. In altri tempi si sarebbero sprecate
richieste di dimissioni, verifiche, controverifiche,
dossier, pretese di spiegazioni. Tutto,
invece, con un odg a suo tempo è stato liquidato
come una azione a tutela dello Stato. Meno
male. Chissà che cosa sarebbero andati a dire a
Forlì se lo stato lo avessero voluto danneggiare.
Poi c’è la storia degli inguaiati. Dalle procure
antimafia di diverse parti d’Italia emergono
evidenze che fanno tremare. Inguaiati nella politica,
tra le finanziarie, nell’imprenditoria, nei
giornali. A fronte di ciò vedere il segretario alla
giustizia Casali che sminuisce la portata delle
infiltrazioni malavitose nel sistema sammarinese,
giornali compresi, fa pensare su quanta
volontà di concretezza effettivamente ci sia per
scoperchiare un pentolone maleodorante che
ribolle.
Meglio, poi, che i politici sammarinesi evitino
di comparire in tv oltre confine. Sarà l’emozione,
sarà che di là se ne fregano se le domande
sono un tantino scomode, ma le figure fatte fino
ad oggi sono state magre.
Rispondere – come Casali alla Gruber – che San
Marino ha dato scampo a Garibaldi e ospitalità
a 100mila profughi a chi chiede come si
intenda contrastare concretamente il fenomeno
del riciclaggio, è come se un ubriaco alla guida
che ha causato un incidente grave, accampasse
a giustificazione il fatto di aver aiutato una
vecchietta ad attraversare la strada quando era
nei boy scout.
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