L’informazione di San Marino. Ancora Criminal Minds: rinviati a giudizio Ricciardi e Platone. Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino. Ancora Criminal Minds: rinviati a giudizio Ricciardi e Platone. Antonio Fabbri

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Criminal Minds/ Rinvio a giudizio per Riccardo Ricciardi e Bruno Platone 

SAN MARINO. Criminal Minds filone sammarinese, non è finita. Il Commissario della Legge Laura Di Bona ha infatti disposto il rinvio a giudizio di Riccardo Ricciardi e Bruno Platone, ritenuti i guardaspalle del Patron di Karnak, Marco Bianchini, che non risulta comunque implicato negli episodi contestati. Un fascicolo dall’iter travagliato nato dalla denuncia dell’imprenditore anconetano Claudio Vitalucci e che venne in prima battuta archiviato dall’allora Commissario della Legge Manlio Marsili. Poi, però, dopo l’impugnazione dell’archiviazione da parte dell’avvocato Antonio Masiello che difende Vitalucci, venne rimesso in istruttoria dal Giudice delle Appellazioni David Brunelli, che cassò in maniera non tenera la decisione di Marsili. La vicenda finì così in
mano al Commissario della Legge Laura Di
Bona che, adesso, ha
deciso per il rinvio a
giudizio.
Le accuse nei confronti
dei due sono minaccia,
percosse, violenza privata
ed estorsione.
Gli episodi contestati
sono quelli legati alla
diatriba sorta tra Bianchini
e Vitalucci per la
restituzione di somme
di denaro oggi oggetto
anche del processo in
corso a Rimini per il
filone rivierasco di questa
vicenda.
A San Marino, in
particolare, gli episodi
che erano stati denunciati
da Vitalucci, e che
entrano nel fascicolo di
causa, sono due. Uno
riguarda la famosa lite
che si verificò presso il
Grand Hotel Primavera,
dove i due imprenditori,
Vitalucci e Bianchini,
incontratisi per un
chiarimento, in realtà
chiarirono ben poco e il
discorso passò in mano
ai guardaspalle. L’altro
episodio si verificò il
31 dicembre 2009.
In quell’occasione
all’Admiral Point, Ricciardi
prese Vitalucci
e lo sporse dal quarto
piano dell’edificio
minacciando buttarlo
di sotto. Dal canto
suo Platone minacciò
l’imprenditore di fare
intervenire gli amici
del clan. Lo scopo era
quello di spillare a
Vitalucci 320mila euro
che dovevano essergli
restituiti, una parte dei
quali dovevano andare
pro quota a ciascuno
dei due e la restante
parte ad una non meglio
precisata “famiglia”,
facendo intendere
che se Vitalucci che se
non avesse dato loro
retta avrebbero fatto
intervenire gli amici
del clan mafioso Gallo-
Cavalieri.
Per questi fatti i due
dovranno rispondere
davanti al giudice.
Udienza da fissare.

(pubblicato per intero il giorno dopo)


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