Antonio Fabbri di L’Informazione di San Mairno: Ottimismo per la firma, ma poi servirà la ratifica
Nella maggioranza c’è la convinzione che la firma con l’Italia arriverà a breve. Lo stesso segretario agli esteri Mularoni ha accennato nei giorni scorsi al periodo di metà novembre come indicativo per la distensione dei rapporti.
Finché però non si vedranno sul tavolo le due bandierine di Italia e San Marino con accanto le cartelline e i fogli da firmare, non si potrà cantar vittoria, anche se serpeggia un certo ottimismo. Il passaggio, seppure necessario, non sarà comunque sufficiente.
Infatti l’accordo contro le doppie imposizioni docet: siglato nel 2002, ma mai ratificato. C’è quindi da aspettarsi che, considerata anche la situazione politica italiana, i tempi per la ratifica non saranno brevi. Vero è che una firma dovrebbe distendere il clima politico tra i due stati e, come auspicano soprattutto le aziende sammarinesi, fare sì che il ministro dell’economia italiano con un proprio provvedimento, aggiorni l’elenco degli stati in black list, togliendo finalmente il Titano dalla lista nera.
Risulterebbe di certo una contraddizione che, a fronte della firma di un accordo su doppie imposizioni, scambio di informazioni, rapporti bancari e finanziari, potesse permanere ancora l’onta della lista nera.
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