Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Amati in carcere, imbarazzo diplomatico / Il presidente del Cs è anche ambasciatore di San Marino in India e ricopre ancora l’incarico. Al momento non si è deciso per una sospensione
Lunedì sarà un mese che il presidente del Credito Sammarinese, Lucio Amati, è sotto custodia cautelare in carcere ai Casetti di Rimini in funzione dell’ordinanza emessa dalla procura di Catanzaro. Al momento è l’unico esponente dei vertici del Credito sammarinese che si trova sotto custodia cautelare in carcere, mentre sia il direttore generale, Vendemini, sia il responsabile dell’antiriciclaggio, Sapignoli, sono ai domiciliari a San Marino, mentre il presidente del collegio sindacale Massimiliano Sensi è stato scarcerato.
La vicenda e la misura restrittiva della libertà per Amati comincia a diventare imbarazzante per il Titano anche dal punto di vista istituzionale, in particolare per l’incarico diplomatico ricoperto dal presidente del Credito sammarinese.
Amati è infatti Ambasciatore di San Marino in India e risulta ancora tale. Non è stato preso ad oggi nei suoi confronti alcun provvedimento di sospensione dall’incarico da parte dell’Esecutivo. A meno che, come accaduto in altre occasioni, non si attenda un atto di “autosospensione” dell’interessato. Anche perché se si volesse attendere un epilogo delle indagini, i tempi non paiono essere brevi visto che la vicenda giudiziaria è complessa e articolata e non sembra si possa chiudere in fretta.
Accadde oggi, pillola di
storia