Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Determinante il progetto EmmePi, strategia messa in campo dalla Gdf di Rimini che sulla base della nuova normativa antimafia consente di procedere per via amministrativa quando, pur verificando la provenienza illecita del denaro, in sede penale non vi siano gli estremi per i provvedimenti cautelativi / Green Bar, risequestrati i 650mila euro sul Titano oltre ad altri beni per tre milioni
SAN MARINO. Il progetto EmmePi – che sta per misure di prevenzione – è frutto di una strategia che abbiamo messo in campo per l’aggressione mirata alle risorse economico finanziarie derivanti da attività illecite. Una attività che segue la strategia di doppio binario, cioè la parallela azione di contrasto ai proventi illeciti sia sul piano penale che su quello amministrativo, con le misure di prevenzione consentite dalla nuova normativa antimafia”. Così il Colonnello Mario Venceslai spiega l’attività portata avanti dalla Guardia di Finanza di Rimini. Attività che ha consentito di porre sotto sequestro beni per ulteriori tre milioni di euro e di “ricongelare” i 650mila euro di liquidi che Salvatore Castaldo, sotto indagine e già condannato con pena patteggiata per una tentata estorsione, aveva portato in una banca sammarinese. Le indagini della Guardia di Finanza, “grazie anche alla collaborazione del tribunale e delle autorità sammarinesi”, ha sottolineato Venceslai, hanno consentito di risalire al patrimonio ritenuto illecitamente accumulato, sia su un conto corrente presso la Banca Agricola Commerciale a San Marino con 650mila euro depositati, sia attraverso una società “schermo” del Titano e un’altra società italiana (…).
Mario Venceslai