L’Informazione di San Marino: Presentato pacchetto normativo per una direzione sammarinese antimafia / Pier Luigi Vigna: “Queste leggi di muovono sul doppio binario della prevenzione con la confisca dei beni mafiosi e della repressione” / Il procuratore di Bologna Alfonso: “La prima volta che un pentito ha detto che San Marino era nel mirino delle mafie era il 1994”
“La prima volta che un collaboratore di giustizia ha detto che San Marino era negli obiettivi della criminalità organizzata era il 1994”. Lo ha detto il procuratore capo di Bologna responsabile della Direzione distrettuale antimafia Roberto Alfonso, presente ieri sera alla trasmissione di SmTv San Marino. Un dato importante che fa capire come la criminalità organizzata abbia messo gli occhi sulla Repubblica da molto tempo.
Una trasmissione, condotta dal direttore Carmen Lasorella, che ha ripercorso i fatti di mafia recenti che hanno fatto capire a San Marino di essere un paese permeabile. A parlarne e a confrontarsi sulle contromisure per fronteggiare le mafie erano presenti anche il Segretario di Stato alla giustizia Augusto
Casali, il già procuratore antimafia Piero Luigi Vigna, il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri, il direttore dell’Aif Nicola Veronesi, il consigliere di Sinistra unita Ivan Foschi, la presidente della provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e l’imprenditore sammarinese Enzo Donald Mularoni.
In studio anche i ragazzi dell’Itcs di Casalecchio di Reno autori di un lavoro a cura di Alessandro Gallo (scrittore già collaboratore di Saviano) dal titolo “La parola liberata dalla mafie”. Lorenzo Diana della Fondazione Caponnetto, Giacomo Volpinari, membro dell’associazione S8marino, e Antonio Fabbri, caporedattore de l’Informazione di San Marino coautore assieme al collega David Oddone del libro “Mafie
a San Marino”.
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