L’Informazione di San Marino: le motivazioni di Milano per l’arresto di Livio Bacciocchi

L’Informazione di San Marino: le motivazioni di Milano per l’arresto di  Livio Bacciocchi

David  Oddone  di L’Informazione di San Marino pubblica stralci del documento contenente le motivazioni che hanno portato all’arresto dell’avv.  Livio 
Bacciocchi
.

 Il pubblico   ministero milanese contesta al   professionista sammarinese di   avere con più azioni esecutive di   un medesimo disegno criminoso, nella sua qualità di notaio e consulente  legale e finanziario in San   Marino, in concorso con Moroni   Marco, Colafigli Paolo, Antonelli  Francesca e Battaglia Filippo, amministratori di diritto e/o di fatto della Il Punto Spa, il Punto  Snc ed il Punto Nord Srl, nonché   con Proietti Maurizio, collaboratore del suo studio professionale, di avere ideato e organizzato il   comparto estero del gruppo di società riferibili a Moroni Marco, realizzando operazioni di   distrazione patrimoniale, previo   concerto tra gli amministratori   delle fallite ed i fiduciari di San   Marino, così congegnate.  

Durante un interrogatorio il Moroni in sintesi afferma: di avere rappresentato a Maurizio   Proietti, avvocato che svolgeva la propria attività professionale a San Marino, lo stato di tensione finanziaria in cui versavano le società del gruppo e di avere ricevuto consigli su come affrontare   la situazione; di essere stato indotto, su suggerimento di Proietti a scontare assegni bancari a San Marino.  

E’ lo stesso Proietti a spiegare nel dettaglio come sono state realizzate le operazioni che hanno   consentito a Moroni e Colafigli di   drenare all’estero ingenti capitali. Grazie ad un collaudato sistema   di schermature i fondi affluivano a San Marino con assegni trasferibili   e postdatati, tratti sui conti correnti delle società fallite e girati alla Colmo Srl, società sammarinese riferibile a Colafigli e Moroni (non a caso la denominazione è la sintesi delle iniziali dei loro rispettivi cognomi) e amministrata dal Proietti. Questi portava gli assegni presso la Fincapital Sa, la finanziaria individuata dal Bacciocchi per tali operazioni, per   realizzare le operazioni di sconto.

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