L’Informazione di San Marino. Quel censimento …

L’Informazione di San Marino. Quel censimento …

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino nell’editoriale intitolato “Lo stanzino della cose inutili”, fra l’altro, parla del censimento, di cui è in corso la elaborazione dei dati,  in collegamento  con la questione delle residenze, riesplosa con la deliberazione del Consiglio dei XII (oggetto: residenza – proprietà).

Il censimento. Forse la cosa più inutile degli ultimi vent’anni. O meglio, sarebbe stato utile se fosse stato accompagnato da un monitoraggio sugli immobili. Invece no, si contano solo i residenti. Peccato che, spesi soldi e tempo, a neanche sei mesi di distanza si decide di allargare le maglie delle residenze e di concederle a chi investe. Cosicché il numero dei residenti, data la stura per sostenere il comparto edile, aumenterà sensibilmente, il lavoro fatto, a ben vedere, non sarà valido neanche per un anno e il risultato ottenuto con tanta cura sarà falsato in un battibaleno. La popolazione cambierà con le prime domande di residenza che verranno fatte. Anche qui per accogliere ‘ste residenze da quello stanzino ne hanno tirata fuori un’altra delle loro. Una legge non discrezionale che discrezionale lo diventa. In pompa magna la normativa era stata presentata come il filtro per le residenze facili. A concederle, invece, è la politica attraverso la commissione affari esteri e non tramite uno sportello che in automatico vaglia criteri fissi e rigorosi requisiti. Le valutazioni sono fatte dalle menti inevitabilmente elastiche di membri del Consiglio. C’è da esser sicuri che lo spirito di quella legge sarà meno intransigente di quanto sbandierato. 

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