L’ing. Marino Grandoni risponde a Marino Cecchetti in merito alla crisi dell’edilizia a San Marino

L’ing. Marino Grandoni risponde a Marino Cecchetti in merito alla crisi dell’edilizia a San Marino

Di solito non rispondo alle esternazioni del prof. Marino Cecchetti che considero la massima espressione della sottocultura pseudo ambientalista dominante, ma poiché mi cita direttamente riprendendo un’intervista telefonica di RTV sul caso dei licenziamenti della CES devo precisare quanto segue.

Non ho proposto alcun intervento dello Stato a sostegno del settore, ma ho solo dichiarato che la crisi del settore era latente da anni e dalla Assoim era stata più volte denunciata senza ottenere ascolto da questo e dal precedente Governo.

Le soluzioni non sono facili e passano attraverso il rilancio complessivo dell’economia.
Certo, quantomeno, sarebbe utile tutelare le imprese locali dalla concorrenza sleale delle imprese forensi che, paradossalmente, godono di vantaggi fiscali.

Utile sarebbe anche un programma di opere pubbliche che oltre a migliorare la qualità dell’ambiente, costituirebbe anche una opportunità per il comparto che, direttamente o indirettamente, (indotto) occupa circa 2000 addetti.

Questo è quanto da me dichiarato nell’intervista, ma Cecchetti, al quale si è associata Sinistra Unita, sposta il tema sul rapporto fra attività edilizia e qualità del territorio facendo la famosa equazione attività edilizia uguale devastazione del territorio, e criminalizzando l’intero comparto.

Cecchetti e Sinistra Unita dovrebbero sapere che l’affermazione è falsa ed infondata.
L’edilizia è un’attività economica fondamentale per l’economia del Paese ed è un potente motore di sviluppo…. altra cosa è la qualità dell’urbanistica che è il risultato della cultura dominante e si estrinseca nella formulazione degli strumenti di governo del territorio (piani regolatori e strumenti di attuazione).

Condivido l’dea che a San Marino si faccia una pessima urbanistica ma il problema va affrontato mettendo mano innanzitutto al vecchissimo Piano Regolatore del 1992 (che era tutto tranne che un piano regolatore) ed a tutti gli strumenti attuativi degli ultimi 18 anni,
non già criminalizzando un intero settore o singoli operatori come fanno Sinistra Unita e Cecchetti.

Presidente Assoim
dott. ing. Marino Grandoni

Vedi articolo di Marino Cecchetti.

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