Il Prof. Giuseppe Ugo Rescigno, docente universitario di diritto, era stato proposto dall’ex maggioranza di governo (Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare e Sinistra Unita) per entrare a far parte, a San Marino, del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme.
Il nome era stato preso in esame già dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale. In quella sede tutti i gruppi consiliari, compresi quindi quelli della opposizione, si erano detti favorevoli alla candidatura dell’illustre professore. Ma al momento della conta dei voti in aula, al quorum richiesto di 39 voti, ne sono mancati ben 4. In sostanza certamente non hanno votato nemmeno tutti i consiglieri della ex maggioranza e dei partiti che sono sulla porta per aggregarsi alla ex maggioranza (Democratici di Centro, EuroPopolari per San Marino, eccetera).
Il fatto ha determinato un nuovo scatto di ira del Presidente del Psd, Giuseppe Maria Morganti, dopo quello conseguente ai franchi tiratori (probabilmente del suo stesso partito) che hanno affossato il governo uscente, bocciando la legge sul giusto o equo processo.
Morganti è arrivato a definire in questa occasione, certi esponenti della politica – anche del suo stesso partito?- ‘ topi che mangiano la barca per farla affondare‘.
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