La contestazione a Gabriele Gatti Reggente. Agenzia Dire Torre 1

La contestazione a Gabriele Gatti Reggente. Agenzia Dire Torre 1

MICHELOTTI: “ITALIA NON E’ PRONTA”. MAZZA (DC): “ORA ESAGERANO”
  (DIRE) San Marino, 13 set.- Dai ventenni con la polo griffata, al settantenne che sfoggia sul petto Che Guevara. Si sono ritrovati davanti a Palazzo Pubblico con cartelli ironici e senza fare troppo rumore, quasi un centinaio di scontenti della candidatura dello scudocrociato Gabriele Gatti alla prima carica dello Stato.
 Alla fine, l’evento, dal titolo “Not in my name”, organizzato dai social network e promosso dal coordinatore di Sinistra unita, Alessandro Rossi, e’ andato in onda: “E’ una manifestazione pacifica per dimostrare che la gente non e’ disinteressata a quello che avviene in politica”, spiega un giovane interpellato tra la piazza. Tra i presenti, alcuni sindacalisti, ex consiglieri dell’area di sinistra che distribuiscono volantini con impressa la faccia del consigliere Dc e la scritta “Non ci rappresenti”. Infine, i cartelli che giocano sul suo cognome: “Non c’e’ trippa per Gatti” o “Io amo tutti i gatti, tranne uno”.
    Il vero scontro avviene in Consiglio, con l’intervento di Rossi e poi della collega Francesca Michellotti. “Si candida alla piu’ alta carica dello Stato un personaggio che ha dato tanto al Paese in termini di impegno- spiega il coordinatore di Su- ma a questo ruolo non doveva avere l’ambizione di accedere”.
 Gli da’ man forte Michelotti: “Facciamo si’ ammenda per avergli attribuite tutte le colpe della situazione attuale, per averlo allontanato dal governo inutilmente- manda a dire al Consiglio- ma non credo sia il momento per mettere Gatti a capo dello Stato”. Meglio aspettare che i rapporti con l’Italia siano meglio definiti, prosegue. “Ma la maggioranza e’ stretta nella sua logica autodistruttiva”. Il consigliere sottolinea poi come la piccola manifestazione di protesta contro il candidato alla Reggenza sia un “atto inedito” nella storia della Repubblica.
 “Non e’ pronto questo Paese- conclude- ne’ lo sono i nostri interlocutori italiani” Fuori dall’Aula, tra i corridoi, replica ai cronisti il capogruppo Pdcs, Luigi Mazza: “La politica puo’ fare tutto, ma giocare sul ruolo della Reggenza mi sembra un po’ troppo”.     Per Mazza i contestatori hanno motivazioni prettamente politiche: “Gatti e’ un consigliere democristiano di lungo corso- conclude- ha ricoperto incarichi istituzionali di rilievo, la Dc ha ritenuto di candidare un suo rappresentante autorevole”.
 

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